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Silvia Guglielmi e Annalisa Salvatore di Alma mater- madri che tornano figlie

Silvia Guglielmi e Annalisa Salvatore di Alma mater- madri che tornano figlie

Alma Mater

 

Alma Mater: madri che tornano figlie… di che cosa si tratta?

Alma Mater è un percorso di counseling che noi, Silvia Guglielmi, analista transazionale e Annalisa Salvatore, psicologa, grazie ad esperienze professionali di supporto alla genitorialità e in particolare alle madri, abbiamo progettato per donne madri.

Il percorso consiste nel ripercorrere e raccontare la propria storia di figlia; per poi collegarla alla propria identità di madre, con le sue bellezze e con le sue fragilità.

Nel nostro modo di essere madri rievochiamo spesso modelli materni che abbiamo avuto nella nostra storia di figlie.

E quindi?

I modelli materni ci influenzano, a volte ci rifacciamo ad essi, a volte ad essi ci opponiamo.
Chiediamoci se rifarsi od opporsi a questi modelli possa essere considerata una libera scelta, oppure se possano esserci altre strade per una maternità più consapevole. E perché no anche per la nostra filialità.

 Perché questo confronto figlia/madre?

Crediamo che ritornare alla propria storia di figlia, una volta madre, significhi dare un senso nuovo, ricco di una comprensione più ampia e compassionevole, all’esperienza filiale. Comprendere, e forse perdonare e/o perdonarsi è un bel modo di prendersi cura di sé.
E crediamo che una madre per prendersi cura di suo figlio e dargli il nutrimento di cui ha bisogno debba sapersi prendere cura di sé e a sua volta sapersi nutrire.

Questa iniziativa di counseling è rivolta a un momento particolare della maternità ?

No, è una iniziativa per tutte le donne che vivono i diversi momenti e le diverse esperienze dell’essere madre:
quando crescono il primo figlio quando credono di non riconoscere più in un tormentato adolescente il loro bambino o la loro bambina quando vivono il distacco dei figli adulti o rivivono una nuova maternità con i nipoti
quando in una relazione di assistenza alla vecchiaia i ruoli di madre e di figlia si rovesciano.

Che cosa ha a che fare il titolo Alma Mater con il progetto?

La locuzione latina Alma Mater significa “madre che alimenta”: qui però non stiamo parlando di cibo, non stiamo parlando neppure del latte materno, bensì del potere nutritivo della leggerezza dello spirito, dell’intenzione ferma ma benevola, della gentilezza amorevole, della capacità di lasciare andare. Questo potere nutritivo non ha bisogno di rifarsi od opporsi a modelli, si costruisce ritrovandosi e facendo ricorso alla propria unicità e alle proprie risorse, anche sconosciute o dimenticate.

Come si riscoprono queste risorse?

Attraverso uno spazio di ascolto in cui potersi confrontare con altre donne che consenta di far emergere, rileggere e rivedere pezzi della propria storia di figlia e l’influenza che hanno sul proprio essere madre. Le madri, guidate da noi counselor, possono prendere consapevolezza delle modalità che ciascuna utilizza nel gestire le problematiche personali, delle risorse che possiede ma non utilizza, delle strategie di comportamento che attiva e della loro autonomia.

Qual è il metodo di lavoro?

Abbiamo due metodi di lavoro: il piccolo gruppo o uno spazio individuale. Il piccolo gruppo è una dimensione che, facilitando l’intimità e l’approfondimento della conoscenza, consente di rispecchiarsi nell’altro e di apprezzare nell’altro potenzialità e qualità in cui riconoscersi e di cui appropriarsi.
Nello spazio individuale la madre può scoprire la propria rappresentazione della maternità, comprenderne la natura e le origini, e modificarla laddove sia problematica e fonte di insoddisfazione. In entrambi i metodi la rinnovata energia che la madre ricava da questa esperienza le facilita il trovare risposte nuove e diverse alle problematiche che sta affrontando.

Utilizzate altri strumenti per il counseling?

In supporto al counseling possiamo avvalerci anche della Consulenza Grafologica, che si  occupa principalmente di rilevare la personalità dello scrivente attraverso l’interpretazione della sua scrittura. All’interno della grafologia evolutiva si inserisce la grafologia familiare, che si presta a dare una lettura comparata o individuale per rilevare i profili psicologici dei soggetti e, come le loro relazioni si sviluppano e si organizzano nel tempo.

Un tipico esempio è dato dalla relazione madre e figlia/o: analizzando le scritture di entrambi, si può comprendere se e quali affinità intellettive ed emotive ci sono fra loro. Questo raffronto vale anche per gli altri componenti della famiglia (padre-figlia, fratelli o sorelle ecc..).

Oggi molto counseling viene effettuato via web, voi utilizzate questa metodica?

Certamente, via Skype. Il web counseling offre interessanti opportunità di riduzione dei costi, sia per l’accorciamento delle distanze che per le tariffe. Molti sono scettici sull’uso del web per le attività di counseling: è vero che una stretta di mano o un contatto visivo senza il filtro dello schermo vengono a mancare.

Ma via web la proposta di lavoro del counselor può arricchirsi di immagini, video, filmati che in un setting “dal vivo” sono dispersivi da utilizzare; mentre durante il setting via Skype possono essere usati con facilità e aggiungere stimoli di grande immediatezza.

 Per saperne di più su voi e su Alma Mater?

Venite a trovarci sul nostro sito web  .
E per tutte le madri che vogliono liberamente dire la loro o chiederci consigli, c’è il blog Alma Mater a cui accedere da http://almamatercounseling.blogspot.it o anche dal sito stesso.
 

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