Antonella Salamone
Cultura

Antonella Salamone: “Diversamente madre”

Cosa significa esattamente essere zia? Cosa definisce il rapporto di zialità? Fino a dove spingersi e soprattutto, dove e quando fermarsi con i propri nipoti?

Antonella Salamone

Diversamente Madre è il primo libro scritto e pubblicato dall’autrice Antonella Salamone.

Il libro autobiografico racconta l’esperienza in cui si trova a dover vivere e definire un nuovo ruolo (quello di zia), senza saperne nulla e senza sapere come.

 

L’essere ZIA.

Ambientato in Sicilia, ad Augusta, ci troviamo di fronte ad una classica famiglia composta dai genitori, due figlie ultratrentenni che vivono con loro ed il figlio maggiore sposato, la quale nuora ha dato alla luce la prima nipotina Francesca e dopo qualche anno, Giulio.

Come in ogni famiglia, anche in quella di Antonella l’arrivo dei bambini porta tutti alla stessa conclusione: ognuno responsabile nel proprio ruolo familiare.

E’ proprio per questo che Antonella inizia ad interrogarsi sul ruolo che ricopre, quello della zia nella società e di come lei voglia vivere questa “carica”.

Non è facile essere zia, senza figli, dei propri nipoti ed in che modo questa presenza puo’ influire nella vita di questi bambini? Perchè nessuno ne parla?

Antonella ha modo di passare molto tempo con i suoi nipoti perchè affidati alla nonna con la quale lei vive; non vuole sostituirsi alla mamma dei bambini, lei “non li sta crescendo” ma sta contribuendo alla loro crescita… che è diverso.

Il rapporto che hanno è davvero speciale, fatti di giochi, coccole e rituali, tanto che, non a caso, la piccola Francesca la definisce la sua “migliore amica”.

L’autrice ha così deciso di incontrare le altre zie senza figli e di confrontarsi, rendendo così questo libro un vero e proprio esperimento sociale per lei, ma non solo.

Confrontandosi, ha capito che molte zie vivono il proprio ruolo quasi come una “prova” pre-genitoriale… per molte è diventare quasi mamma.

Per lei invece, la distinzione è netta: la zia è la zia e la mamma è la mamma, senza interferire in nessun modo in un ruolo che non le appartiene.

Un libro dalla scrittura leggera, scorrevole, piacevole, da leggere!

 

“E se prima pensavo che le mie parole potessero solo servire a qualcuno che sente i propri nipoti così come li sento io, mi rendo conto che forse la motivazione più profonda delle mie parole sta nella memoria e nel mio desiderio di lasciare una traccia dell’infanzia dei miei nipoti e una traccia di me, alle prese con questioni e domande che mi sono posta per la prima volta e che mi fanno capire che il senso di responsabilità ha bussato alla mia porta, imponendomi idee che prima mi sembravano assurde.

Perché i bambini toccano di noi tante corde, soprattutto quelle che non sapevamo neanche di avere e ci costringono a rimodellarci, a piegarci e a guardare più da vicino i dettagli di un mondo che ormai siamo abituati a vedere solo da una certa altezza, altezza da cui mi sono abbassata solo grazie a Giulio e Francesca.

Ai miei nipoti, il mio tutto.”

 Antonella Salamone

Antonella Salamone è nata in Sicilia nel 1982 e trasferitasi in Lombardia vive tra la sua terra e Milano. Comincia a scrivere poesie e racconti all’età di sette anni.

Vince diversi premi letterari tra cui: il Premio letterario “Universi diversi” Omero; “Il premio di laurea Vito Cavallotto” Libreria Cavallotto; “We have a Dream” Telecom Italia e Scuola Holden;  “Cammini  Italiani” Unpli. Ottenendo anche altri riconoscimenti e menzioni speciali.

Ha pubblicato due racconti brevi “Ti guardo” e “Cuore di velluto” in riviste letterarie come Il Convivio e Anthos.

Laureata in Culture e linguaggi per la comunicazione all’Università di Catania, si specializza dapprima in Editing e successivamente in Web Marketing lavorando come copywriter e come Caporedattore per la rivista di viaggi Suq., sulla Sicilia non convenzionale.

 

Enni

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