Cultura

IL MATTO – “SII CIÒ CHE SEI”

 

Durante questa settimana ho ricevuto diversi messaggi in privato nei quali mi avete posto tantissime domande riguardo a questo mondo magico eppure così vicino e naturalmente in linea con il nostro essere.

“SII CIÒ CHE SEI”,  ho scelto per voi questo meraviglioso consiglio iniziale per farvi accogliere dal primo Arcano Maggiore che analizzerò, IL MATTO, che possiede il nome ma non un numero identificativo (oppure è contrassegnato dal numero “0”, ad indicare la ciclicità e il collegamento tra tutti gli Arcani Maggiori).

Cosa fa questo personaggio? Dove sta andando? Da dove proviene questo suo impulso ad “andare”? Se immaginassimo un paesaggio davanti a lui, quale sarebbe? Come mai dal primo sguardo suscita in noi così tante domande mentre lui sembra spingersi in avanti sicuro, senza il benché minimo pensiero di guardarsi indietro? Se invece avesse un caos dentro? E il suo fardello rosa non vi ricorda il panno in cui la cicogna avvolge i bimbi per portarli in volo ai rispettivi genitori?

Fermiamoci un attimo ad analizzare alcuni dettagli di questo Arcano Maggiore. Alla fine di questo viaggio voglio portarvi a comprendere che i Tarocchi siamo noi, che non dovete temerli in quanto sono guide infallibili e amici fidati.

IL MATTO rappresenta il campo delle infinite possibilità, l’energia pura pronta ad esplodere, il caos dal quale tutto ha inizio e al quale tutto torna.

Siamo noi, anime nell’universo pronte ad incarnarci e in questa materializzazione ci portiamo dietro inevitabilmente la forza o i blocchi delle vite passate.

Noi siamo l’eterno ritorno e questo ce lo indica la fogliolina verde che spunta dalla mano che stringe il bastone (nella prima foto, abbiamo LE MAT dal mio amato mazzo dei Tarocchi di Marsiglia), simbolo dell’inestinguibile.

Una delle cose che mi colpì tanti anni fa quando ebbi questo particolare personaggio davanti gli occhi per la prima volta fu il colore della terra che cambia al suo passaggio.

Dal giallo della lucidità, dell’azione che si lascia alle spalle, abbiamo l’azzurro che rappresenta la purezza, la ricettività, una terra dunque da esplorare e che dona a IL MATTO il compito di renderla sacra, come d’altronde sappiamo tutti essere la nostra stessa vita.

Quella strada che si accinge a percorrere, di per se senza una direzione prefissata, rappresenta le tappe della vita che ha davanti, l’impulso di energia che apporterà a ciò che verrà sulla sua strada.

L’animale alle sue spalle (anch’esso azzurro, colore ricettivo, di tutto ciò che appartiene alla dimensione celeste che gli poggia le zampe proprio all’altezza del primo chakra, il chakra della radice, quello collegato alla terra e agli impulsi sessuali), rappresenta il passato che deve lasciare il posto al presente senza rallentare l’avanzata dell’energia enorme che va verso il futuro.

IL MATTO conosce le leggi universali, chiede di nascere, ancora e ancora e ci chiede di lasciar parlare la nostra follia originale, la nostra intuizione, ci chiede di ascoltarci e fermare gli orologi.

In una lettura, se si allontana dalla carta che lo precede vuol dire che abbandona l’energia di quella situazione per apportarne di nuova su altri progetti, relazioni o luoghi. Se, invece, si dirige verso una carta, la carica di energia, supportandola e dandole forza vitale. Se volessimo identificare attraverso questo Arcano il carattere di una persona, potremmo dire che si tratta di una persona dotata di leggerezza, di follia, di grande creatività, capace di stupirsi ancora del mondo. Un giovane che ha soggezione ma curiosità di scoprire.

IL MATTO potrà rappresentare un viaggio, un pellegrinaggio, una fuga, verso dove o per dove ce lo diranno le carte che seguono.

Siete d’accordo con me se dico che per apportare grandi cambiamenti nella nostra vita bisogna essere un po’ folli?

Bisogna essere per l’appunto … ciò che siamo.

Jessica I.

 

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