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Contatto pelle a pelle con bambini: ecco tutti i benefici

In tutto il mondo fin dall’alba dei tempi i bambini vengono portati a contatto col corpo dei genitori .

Questo contatto continuo avviene semplicemente sorreggendo i piccoli con le braccia o, molto più comodamente, tramite altri mezzi quali fasce, amache o imbragature di tessuto.

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bimbo portato in fascia

Purtroppo nel corso dei secoli in Italia e in Europa questo modo di cura si è perso, insinuandosi lentamente l‘assurdo convincimento che portare un bambino addosso sia un modo di “viziarlo” e di compromettere la formazione del suo carattere e della sua autonomia.

Questa convinzione probabilmente è nata  dal fatto che tutti i genitori possono constatare che un bambino dorme beatamente in braccio e si risveglia non appena viene messo nella culla.

Il posto preferito di tutti i bambini sono le braccia dei propri genitori.

Si è perso però di vista il fatto che questa reazione dei bambini non è che l’espressione del loro istinto di sopravvivenza, scambiano per un “vizio” il pianto di richiamo dei figli

Rinunciare al contatto con il proprio figlio per paura di nuocergli, oltre a non avere un fondamento né scientifico, né psicologico, né sociologico, significa rinunciare ad avere a disposizione un valido strumento di relazione per entrambi.

Il contatto pelle a pelle porta innumerevoli benefici:

  • una migliore e più prolungata lattazione
  • la mamma cade meno nella depressione post-partum,
  • Il bambino può compiere felicemente la sua esogestazione,
  • Il piccolo ha maggiore incremento ponderale, meno coliche gassose e soprattutto molti benefici psichici.

Al contrario il mancato contatto comporta:

  • genitori sono stanchi e stressati da un bambino che piange e che chiede fortemente che venga soddisfatto il suo bisogno di contatto; questo fa si che essi sentano di avere una capacità inadeguata di prendersi cura del proprio bambino.
  • bambino viene spossato dalle frequenti crisi di pianto braccio. A causa dei suoi richiami inascoltati immagina ed interiorizza un mondo inospitale e indifferente ai suoi bisogni e questo porterà sicuramente delle conseguenze, probabilmente anche deleterie, per la sua psiche in formazione.

Insomma il mancato contatto porta sicuramente disagio, sofferenza e spreco di energie.

La richiesta di vicinanza che il bambino fa ai genitori è assolutamente naturale e fisiologica.

Tiziana

 

2 commenti

  • Marilena

    Bellissimo ma soprattutto utile articolo. Le mamme di oggi hanno bisogno di essere sostenute in questa direzione. Sono spesso troppo giudicate da parenti e amici e dalle stesse “altre mamme”, quelle che il bimbo dorme ininterrottamente nel passeggino/lettino e se la tirano, come avessero fatto tutto loro ma non sanno (per superbia) che dipende dall’indole del bimbo! Non dalla bravura dei genitori.

    • Tiziana

      Concordo in pieno! Spesso vengono dati “consigli” non richiesti che non possono funzionare perché molto dipende dall’indole del piccolo che va rispettato nella sua unicità!

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