Cucina

San Martino: la tradizione

San Martino: la tradizione

L’11 Novembre si festeggia San Martino. La leggenda dice che durante un gelido e piovoso 11 Novembre, Martino stava cavalcando, e alla vista di un povero vecchio coperto solamente di pochi stracci, si fermò, tagliò il suo mantello e ne diede una parte all’anziano. Poco dopo aver compiuto il gesto, il clima cambiò repentinamente e la fredda tempesta lasciò spazio a un caldo sole molto poco autunnale. Ecco che da qui nasce la terminologia “estate di San Martino” per indicare le belle giornate di Novembre.

La festa di San Martino l’ho sempre festeggiata fin da piccola in famiglia mangiando il tipico dolce di pasta frolla a forma di cavallo, ricoperto di cioccolata e tutto decorato con coloratissime caramelle. Qualche volta ne arrivava uno piccolino acquistato in panificio, ma ogni anno alla domenica intorno all’11 novembre ne facevamo sempre uno o due in casa e li guarnivamo con smarties, rotelle di liquirizia, glassa di zucchero e praline di ogni tipo.

san martino decor

Vi lascio qua la ricetta per prepararlo anche voi. Un modo veloce e divertente di rendere partecipe i bimbi di una bellissima festa di tradizione.

Ingredienti per il dolce di San Martino

  • 100 g zucchero a velo
  • 100 g burro
  • 1 uovo medio
  • 280 g farina
  • 1 bustina vanillina
  • mezza bustina lievito
  • cioccolato fuso, glassa e caramelle a volontà

Procedimento

Impastare tutto assieme fino a formare una palla di frolla da lavorare subito senza necessità di farla riposare in frigorifero. Ritagliare la sagoma del cavallo e infornare a 180 gradi per 20 minuti in forno preriscaldato. Controllare la cottura e sfornare. Una volta raffreddato bene il nostro San Martino a cavallo è pronto per essere decorato con cioccolato fuso, glassa e caramelle.

Ecco per voi la forma:

san martino

Mentre a casa si pasticciava, a scuola la maestra ci raccontava il perché arrivasse sempre il sole il giorno di San Martino e così assieme ai compagni si cantava:

“San Martin xe nda’ in soffita
a trovar ea so novissa,
so novissa no ghe gera
san Martin casca par tera,
e col nostro sacchetin,
cari signori xe san martin,
FORA EL SOLDIN!!!”

La nonna mi raccontava poi di come ai suoi tempi invece i bambini andassero in giro con le pentole e i coperchi a cantare la filastrocca, per ricevere dolci o monetine con le quali si sarebbero potuti acquistare l’amatissimo dolce di San Martino, un po’ come si fa durante il più famoso “dolcetto o scherzetto”. E con grande gioia rivivo da qualche anno questo ritorno alla tradizione; si rivedono i bimbi che per le strade vanno in giro a gruppetti, intonando canzoncine e ricevendo in dono qualche dolcetto. In casa mia tra poco ci metteremo a creare il nostro dolce di San Martino come ogni anno.

Federica Ambrosio

 

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