Fai da te

Tutti amano gli Hippeastrum

Hippeastrum, un fiore d’amare

Hippeastrum
Come non amare quei grossi bulbi panciuti (per lo più di origine americana) che con grande pazienza, accettano di buon grado di essere collocati nel più strampalato dei vasi, per sorprendere i padroni di casa; trasformandosi un bel giorno in un magnifico cigno dal collo lungo destinato a sostenere fiori incredibilmente grandi e colorati.

Gli Hippeastrum sono fiori decisamente amabili e di buon temperamento, visto che cercano di accontentare tutti, ma proprio tutti!

Del resto gli ibridatori hanno prodotto centinaia di varietà.

Il punto fermo resta la forma a imbuto dei fiori, con petali corposi e vellutati, per poi spaziare nelle dimensioni e nei colori più disparati; dal bianco ai delicati colori pastello fino alle tinte più accese, a quelli con striature di colore a contrasto.

Questi giganti buoni sanno portare in casa un autentico Carnevale di petali e colori e hanno anche il pregio di richiedere poche cure.

L’unica vera attenzione va posta al momento delle irrigazioni, perché è importante non bagnare il bulbo che altrimenti potrebbe facilmente marcire. Per la stessa ragione, occorre bagnare solo quando il substrato risulti asciutto.

Sono piante che sembrano fatte apposta per alloggiare nelle nostre abitazioni dal momento che non sopravvivono al freddo, anzi, gli Hippeastrum in commercio, come accade per altre bulbose, vengono spesso sottoposti a forzatura, vengono cioè spinti a vegetare prima del tempo in modo da fiorire nel cuore dell’inverno.

Rispettare il loro ritmo naturale, così da poter godere di una vigorosa fioritura anche per gli anni a venire, non è difficile.

Occorre sostenere il bulbo con irrigazioni regolari anche con aggiunta di fertilizzante fino a che le foglie lunghe e affusolate iniziano ad appassire quindi, recidere lo stelo floreale ed eliminare le foglie ormai secche.

Lasciar riposare il bulbo interrato per due terzi in un piccolo vaso con terriccio universale, in luogo fresco e asciutto, preferibilmente poco luminoso fin oltre la metà dell’inverno successivo.

E’ possibile riportare il nostro Amarillis in una posizione luminosa; riprendere a bagnare il terriccio non appena spuntano le foglie per godere di nuovi fiori a primavera.

 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *