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Un Caffè da Socrate ed uno da Walt!

Io non bevo caffè, credo di averne bevuto uno o due in 34 anni, ma oggi ne bevo uno con Francesca di  Un Caffè da Socrate ed uno da Walt!

Com’è nato “Un caffè da Socrate ed uno da Walt!”?

Il blog nasce nel marzo del 2012 mentre ero “in ostaggio” del mio duenne ed il secondogenito cominciava a fare capolino all’orizzonte . Dopo anni di lavoro stile “Grande fratello” , ossia lavoro h24, senza pause, vacanze e sempre in movimento, mi sono ritrovata ad essere mamma ( a tempo indeterminato!) e casalinga “precaria” ( ogni tanto qualcuno nel mondo, lì fuori, si ricorda che posso ancora lavorare!), per cui la necessità di comunicare, di scrivere, di condividere riflessioni e pensieri è diventata un vero bisogno in grado di scavalcare le quattro mura domestiche che si è tradotto nel blog “Un caffè da Socrate ed uno da Walt !”. I temi trattati sono i più svariati perchè ho immaginato di chiacchierare davanti ad un caffè allo stesso modo con filosofi, come Socrate, e personaggi di fantasia, come per esempio Paperino, perchè sono convinta che si possano affrontare temi anche di un certo spessore con la leggerezza con cui li affronterebbe un personaggio di fantasia, senza però perderne di profondità.

Qual è il caffè da ricordare?

Indubbiamente non è possibile per me dimenticare il primo caffè “virtuale” sorseggiato in compagnia di Vladimir Luxuria. E’ stata la mia prima ospite “vip” nel blog e la sua gentilezza, la disponibilità ed affabilità mi hanno colpito e stupito allo stesso tempo.

Un Caffè da Socrate ed uno da Walt!
e quello da dimenticare?

Sicuramente quello offertomi e quasi obbligatoriamente accettato anni fa, durante un colloquio di lavoro informale; oltre alla tensione del momento si è unito il caffè che anzichè smorzarla, l’ha acuita con una colica ansiolitica di proporzioni bibliche che mi ha visto tutto il tempo fare sforzi sovraumani per conservare un sorriso di circostanza per nascondere il disagio ed evitare l’irreparabile conservando un minimo di dignità, tanto che sembrava fossi stata colta da un’improvvisa paresi facciale…mettiamoci poi il sudore freddo le cui goccioline sembravano cascate del Niagara grondanti nel bicchierino del caffè e si capirà il motivo per cui quel caffè rimarrà indelebile nella mia memoria…(non chiedetemi l’esito del colloquio, sarei in grado di descrivere solo il personalissimo post-colloquio e non sarebbe bello, vi assicuro!) Scherzi a parte sono sicuramente da dimenticare quei caffè offerti a cui si risponde “no grazie, sono a dieta” ( anche perchè qualcuno mi spieghi se davvero il caffè fa ingrassare, a meno che non ci metti tre cucchiaini di zucchero, come faccio io, ma questa è un’altra storia) oppure “no, grazie, non mi piace il caffè” …perchè il caffè è solo una scusa per stare insieme, ritagliarsi cinque minuti di relax, un modo per farsi compagnia…

Qual è il social che ti rappresenta di più?

Per il blog sicuramente twitter; Scrivere un post sul blog e “gettarlo” nel mare degli hashtag su twitter mi diverte moltissimo.

Quanto è importante per te l’immaginazione?

E’ fondamentale…Walt Disney affermava “Se puoi sognarlo, puoi farlo” ed è vero…Il mio blog si apre con questa frase partorita dalla mia mente ( contorta) :”Perchè dopo aver percorso le strade impervie della realtà, conoscendo a fondo te stesso, puoi sprofondare nel più bello dei sogni, facendolo diventare la tua meravigliosa realtà…” Un pò come fanno i bambini che sono quel che credono e credono in quel che sono…I confini tra la realtà e l’immaginazione sono molto sottili e l’ironia è il ponte e la chiave che mette in comunicazione entrambe.

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