cappuccetto rosso
Cultura

#donnechereinventanolefiabe: se Cappuccetto fosse stata una Womoms

cappuccetto rosso

Tanto per incominciare se Cappuccetto Rosso fosse stata una Womoms non si sarebbe contraddistinta per gonnella e mantella rosse.

Si perché avendo Cappuccetto Rosso da correre tutto il giorno dietro ai suoi nani, un maschietto di due anni e una femminuccia di cinque, se proprio rosso doveva essere sarebbero stati shorts!

Quindi sarebbe stata una mamma-in-calzoncini-rossi o una red-shorts-mom.
Da acrobata delle attività quotidiane qual’è ogni mamma, si sarebbe dovuta occupare, oltre ai suoi figli, di sua madre, vedova con l’hobby della cucina pesante.
Red-shorts, oltre a dribblarle le caloriche pietanze genitoriali, doveva aver cura anche di sua nonna, ormai allettata e rimasta a vivere in una casetta deliziosa ma decisamente fuori mano, costando alla povera Shorts lunghe traversate in automobile con figli al seguito.
Di tutto la nostra si occupava pressoché da sola visto che suo marito aveva una mestiere che lo teneva lontano per mare lunghi periodi.
Un amore profondo, l’uomo perfetto per lei, purtroppo, però, la quotidianità era tutta appannaggio di Red Shorts.

Anche la simbologia della fiaba cambierebbe grazie al womoms-power probabilmente.

Se nella fiaba classica Cappuccetto passa attraverso il bosco e viene mangiata dal lupo quale rito d’iniziazione, di passaggio all’età adulta, la Redshorts è già bella e integrata nei suoi aspetti femminili e maschili, i riti di passaggio si sono compiuti. RedShorts compie ogni giorno qualcosa che se per ogni womom è normale, per ogni altra persona è speciale: prendersi cura abilmente di altre creature senza dimenticare il suo essere, forse prima di tutto, donna.
Molti aspetti della fiaba rimandano al “materno”.
E’ la mamma che invia la ragazzina dalla nonna, pure lei altra mamma. La stessa Cappuccetto un giorno lo sarà. Interessante da questo punto di vista che il rito di passaggio “trasformante” abbia il suo culmine con Cappuccetto che esce dalla pancia del lupo.
Dunque la nostra Redshorts è una versione aggiornata ed evoluta della ragazzina col cappuccio.
Ad un certo punto, quando i figli saranno più grandicelli e avrà abilmente messo da parte il giusto e fatto un deciso e approfondito studio del territorio, deciderà di realizzare la sua grande passione aprendo una pizzeria, dove, nemmeno a dirlo, a servirti ci sono favolose cameriere in calzoncini rossi, tranne il giovedì, quando Redshorts lascia che ad occuparsi della sala siano alcuni universitari dell’ateneo locale, in red shorts ovvio!
Questa idea bizzarra l’ha maturata grazie alle chiacchiere online con altre donne-e-mamme.
Mai sottovalutare il womoms-power!
Tiziana

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