stili comunicativi
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Gli stili comunicativi

Gli stili comunicativi: ognuno di noi comunica in maniera diversa

Con alcune persone riusciamo a comunicare e con altre no. Vediamo quali sono le caratteristiche dei vari stili comunicativi.

Per prima cosa gli stili comunicativi sono: stile aggressivo, stile assertivo e stile passivo.

stili comunicativi

stile aggressivo

Chi adotta un comportamento aggressivo riesce spesso a realizzare i suoi desideri, ma a spese degli altri, rovinando così il suo rapporto con loro. Con più frequenza di altre persone cerca di risolvere situazioni problematiche con la violenza (verbale e fisica), mettendo così a disagio gli altri o offendendoli.

Lascia poco spazio agli altri e tende a imporsi in continuazione, magari anche inavvertitamente. Non ammette quasi mai di avere torto. Le sue ‘esplosioni’ ripetute ne fanno una persona che finisce per essere evitata dagli altri e, dato il suo scarso successo sociale, una persona generalmente insoddisfatta di sé

stile assertivo

Per comportamento assertivo (o affermativo) si intende un comportamento interpersonale basato sull’onesta espressione dei propri sentimenti, bisogni, preferenze, opinioni, pensieri e critiche. Questo in modo socialmente adeguato, senza prevaricare l’altro e senza imbarazzo o sentimenti di colpa.

Ciascuno di noi ha diritto a esprimere se stesso e di sentirsi a posto quando lo fa – finché non danneggia gli altri. Imparare ad affermarsi e ad agire di propria iniziativa porta a ridurre enormemente lo stress e migliora la propria autostima.

In psicologia comportamentale si parla di auto-efficacia più che di autostima. Sono concetti simili ma mentre l’autostima fa riferimento a concetti molto filosofici, l’auto-efficacia è la valutazione che ognuno fa delle proprie capacità.

Quindi ogni volta che affronto e supero un problema o una discussione, mi vedo più efficace. Questo può creare un circolo virtuoso contrario a quello del comportamento passivo, ad esempio, che evitando molte situazioni inizia ad avere una bassa autostima perché ‘scappo sempre… non sono capace di fare niente’.

La persona assertiva agisce per ottenere ciò che desidera e ritiene opportuno per sé, pur rispettando i diritti (e non necessariamente i desideri) degli altri.

Ha poca ansia o imbarazzo nei rapporti con le altre persone, e conserva una buona opinione di sé, anche quando non riesce a raggiungere il proprio obiettivo. Non si svaluta e non mette in discussione il proprio valore, anche se ha un episodio di ‘fallimento’, o un insuccesso.

stile passivo

La persona passiva tende a inibire le proprie emozioni (rabbia, affetto, scontentezza, gioia, amore, etc.) a causa di momenti di imbarazzo, di tensione (ansia), o di sentimenti di colpa.

Si sente spesso ‘oppressa’ e intimorita dagli altri e si scusa eccessivamente, anche quando non è il caso. E’ inoltre spesso depressa, ha un basso concetto di sé o si vede in balia degli altri.

Il risultato è che una persona che si comporta in maniera passiva difficilmente riesce a soddisfare un suo bisogno e/o desiderio, ad instaurare rapporti con gli altri, a dire la sua opinione o ad accettare un complimento senza sminuirlo.

 

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