Acidità di stomaco: la frutta fa veramente male?
Il bruciore, o acidità di stomaco, è un fastidio molto comune che colpisce tantissime persone. A chi non è capitato almeno una volta nella vita di provarlo? Specialmente subito dopo aver mangiato?
Nel caso capiti di provare questo fastidioso sintomo è naturale volersene disfare subito, per risolvere immediatamente il problema esistono dei rimedi efficaci in grado di alleviare efficacemente il dolore provocato dall’acidità di stomaco fino a farlo scomparire.
Se però il disturbo dovesse iniziare a presentarsi piuttosto spesso, questo potrebbe essere il segnale che qualcosa non va, molto probabilmente le nostre abitudini alimentari non sono corrette, occorre quindi modificare qualcosa, iniziando dalla nostra alimentazione.
Quali sono i cibi che possono provocare acidità di stomaco? La frutta, ad esempio, può essere una dei responsabili?
Sono in molti infatti a credere che la frutta sia tra i principali “colpevoli” di scatenare l’acidità di stomaco.
Effetivamente, ci sono alcuni frutti che non sono particolarmente indicati per chi soffre di acidità di stomaco.
Questi frutti sono gli agrumi come limoni e arance, di natura notoriamente acida e quindi in grado di irritare la mucosa gastrica. Oppure altri frutti “zuccherini”, come il melone o i cachi, in quanto lo zucchero che contengono stimola i processi di fermentazione provocando la formazione di aria.
Non è però vero che tutta la frutta provoca acidità di stomaco, molti tipi, invece, grazie alle loro proprietà nutritive, possono avere effetti benefici per i problemi intestinali.
Ci sono infatti molti frutti che svolgono un’azione lenitiva e protettiva delle pareti dello stomaco, e che quindi aiutano ad evitare che sopraggiunga l’acidità di stomaco.
È il caso delle banane, delle pere e delle mele, specie se cotte prima di essere consumate.
Non solo la frutta fresca, anche quella secca aiuta, in particolare le mandorle.
Va chiarito pertanto che non è la frutta in sé a provocare acidità di stomaco, quanto piuttosto il momento in cui viene consumata.
È meglio evitare di consumare frutta subito dopo i pasti, in quanto può rallentare il processo digestivo. Soprattutto se abbinata ad altri alimenti, la frutta può provocare fermentazione, generare cioè “aria” nello stomaco e dare una sensazione di gonfiore e tensione addominale.
Meglio mangiare la frutta come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio, invece che per terminare un pasto.
Quali sono allora le principali cause che provocano l’acidità di stomaco?
Come già accennato, sono in particolare le abitudini alimentari e quotidiane sbagliate a provocare l’acidità di stomaco.
Mangiare pasti troppo abbondanti o cibi troppo conditi può portare molti facilmente all’insorgere del problema, specie se si mangia spesso in questo modo.
Anche le modalità di cottura incidono molto sulla salute del nostro stomaco, meglio evitare di friggere troppo spesso o condire con abbondante olio o burro o ancora utilizzando spezie come il peperoncino, la paprika o il curry, che essendo piccanti irritano le pareti dello stomaco.
Anche mangiare ad orari molti irregolari o saltare spesso i pasti può essere molto dannoso, stomaco e intestino hanno bisogno di regolarità. Occorre cercare di mangiare più o meno sempre allo stesso orario, evitando di arrivare affamati all’ora del pasto.
Ecco perchè l’ideale è fare sempre 5 pasti al giorno, comprendendo quindi sempre uno spuntino leggero a metà mattina e pomeriggio, proprio per evitare di arrivare al pasto principale con troppa fame.
Un’altra causa che provoca acidità di stomaco è lo stress, magari dovuto a un periodo particolarmente difficile a livello personale o lavorativo, o a una vita molto frenetica, che ci porta, come detto, magari anche a saltare i pasti.
Come spesso si sente dire “lo stomaco è il secondo cervello”, pertanto è vero che risente in maniera negativa delle situazioni di stress. Quando ci si sente stressati, preoccupati e stanchi spesso a tutto ciò si aggiunge anche il dolore di stomaco, a ricordarci che la salute fisica e quella psicologica vanno sempre di pari passo.
Migliorare l’alimentazione aiuterà notevolmente a migliorare anche il proprio benessere psicologico e viceversa.
Altre abitudini quotidiane sbagliate che molto spesso provocano acidità di stomaco o il reflusso gastroesofageo, o un’eccessiva produzione di succhi gastrici acidi possono essere anche il fumo e il consumo, specie se eccessivo, di alcol.
Sia l’alcol che la nicotina, infatti, irritano la mucosa dell’esofago e stimolano la produzione acida, rallentando allo stesso tempo il processo di svuotamento dello stomaco.
Il modo migliore per liberarsi dell’acidità di stomaco è, in conclusione, cambiare e variare il più possibile la propria alimentazione, prediligendo frutta fresca e tanta verdura di stagione, meglio se consumata cotta o bollita. Le fibre della verdura aiutano a ripulire il nostro apparato digerente dalle tossine, responsabili del bruciore.
Infine, abbinare ad una alimentazione sana anche il consumo regolare di tisane e infusi contribuisce al benessere del nostro stomaco e a quello generale. Le tisane più adatte sono quelle a base di camomilla, liquirizia, altea e melissa, tutte radici (o fiori) dall’alto potere lenitivo. La camomilla in particolare, in quanto lievemente sedativa, è in grado di placare anche il mal di stomaco da stress e nervosismo.