Ancora una fermata di Casey McQuiston
Ancora una fermata di Casey McQuiston: relazioni in metropolitana, misteriosi viaggi nel tempo, sensitivi e una bella storia d’amore LGBTQIA+
Ancora una fermata di Casey McQuiston, l’autrice del best seller “Rosso, Bianco e Sangue Blu”, è una piacevole storia d’amore che funge anche da ode affettuosa al queer. A volte è un po’ troppo leggera, ma parte del fascino sta proprio qui, che non si prende troppo sul serio e mantiene un ritmo simpatico e un po’ piccante. E’ un romanzo che vuole essere romance ma allo stesso tempo vira sulla commedia, una lettura che si prende sul serio ma non troppo.
Quando August si trasferisce a New York dove “essere soli sembra una scelta”, si ritrova coinvolta in una relazione con Jane, che si rivela letteralmente bloccata nella metropolitana. Usando le sue abilità da investigatrice, che sua madre le ha instillato per risolvere, si spera, un giorno il mistero dello zio scomparso, August e la sua adorabile banda di coinquilini, cercheranno di trovare un modo per liberare Jane.
“Ma, sai, quella sensazione? Quando ti svegli la mattina e hai qualcuno a cui pensare? Un posto dove trovare speranza? È bello. Anche quando è brutto, è bello.”
Potrebbe essere questo il genere New Adult?
E’ bello vedere la McQuiston usare il genere per riempirlo con quante più storie queer felici possibili e tentare un libro inclusivo. Letteralmente tutti i personaggi sono LGBTQIA+, e abbiamo un personaggio che, in questo caso, è anche sensitivo.
Il lettore è aiutato dall’autrice a capire da dove proviene la comunità queer, la profonda storia culturale che hanno alle spalle, che la rende così speciale e le persone che l’hanno resa possibile.
“A volte il punto è essere tristi, August. A volte devi solo provarlo perché merita di essere provato.”
In un articolo la McQuiston si riferisce a questo libro come un libro “Unbury Your Gays” ossia “Dissotterrate i vostri gay”. E’ un romanzo che abbraccia quindi l’amore gay con un lieto fine senza che questo sia l’unico scopo della trama. Che questi finali siano un po’ troppo scontati nei romanzi è risaputo però diciamocelo, i lieti fine ce li aspettiamo sempre e ci va bene così!
Buona lettura!
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