Divinità greche femminili, tra storia e leggenda…
Almeno una volta nella vita ci è capitato di sentir parlare delle divinità greche femminili, quelle figure di un incredibile fascino ed eleganza, ma anche di uno straordinario potere. La maggior parte delle dee dell’antica Grecia risiedeva nei regni dei cieli sopra il Monte Olimpo e aveva diversi poteri speciali. Sono tutt’oggi considerate archetipi di donne con caratteristiche moderne ed attuali. Ci sono le dee vergini, prototipi di donne autonome e indipendenti da altri, non agiscono da vittime e non soffrono; ci sono poi le dee vulnerabili, poiché determinate dalla relazione con altri da sé, da cui dipende il loro benessere di moglie, madre, figlia; e c’è la dea alchemica (Afrodite), scaturigine di potere e di trasformazione.
Fra le tante divinità greche femminili, ricordiamo le più importanti e le più conosciute.
ERA:
Conosciuta anche come la dea del matrimonio e della nascita, Era è la moglie di Zeus e, per estensione, anche la regina di tutti gli dei. Essendo la rappresentazione divina del matrimonio, ha sempre mostrato un interesse speciale nel proteggere le donne sposate e nel preservare il sacro legame che si creava quando due anime erano legate insieme nel matrimonio. Ma le fu particolarmente difficile tenere Zeus per sé. Era gelosa delle innumerevoli relazioni extraconiugali che aveva Zeus e non si risparmiava minimamente: nella sua assoluta rabbia e angoscia puniva ciecamente gli altri in nome della giustizia. La regina degli dei era destinata a rimanere per sempre gelosa e a tramare vendetta sugli interessi amorosi di Zeus. Nella religione romana la sua figura corrisponde a quella di Giunone.
ARTEMIDE:
Sorella gemella di Apollo e figlia di Zeus e Leto, Artemide è popolarmente conosciuta come la dea della caccia e dell’ambiente naturale.
Avendo visto tutte le difficoltà che sua madre Leto dovette affrontare per aver generato i figli d’amore di Zeus, Artemide fece voto di praticare castità eterna e rimanere vergine per tutta la sua vita. Per questo motivo, fu chiamata anche la dea della verginità. Non cedette mai alle avances di altri dei e mortali, ma si dice che alla fine si innamorò del suo compagno di caccia Orione che fu accidentalmente ucciso da Artemide stessa o da Gea. La sua controparte romana è Diana.
ATENA:
Atena, dea della saggezza, del ragionamento e dell’intelligenza. La sua nascita è abbastanza particolare, dato che spuntò dalla testa di Zeus completamente cresciuta e vestita con un’armatura. Atena era nota per la sua ferocia in battaglia ma, a differenza di Ares, combatteva per la giustizia e la rettitudine e prendeva parte solo alle guerre combattute per autodifesa. La portata dell’influenza che aveva sul mondo mortale è evidente dal fatto che la città di Atene prese il suo nome. Atena viene associata dai romani alla dea Minerva.
AFRODITE:
Afrodite è la dea della bellezza, dell’amore e del desiderio. Oltre alla sua stupefacente bellezza, aveva anche il potere di accendere l’amore e il desiderio tra gli dei, i mortali e persino gli uccelli e le bestie. È nota per essere la figlia di Zeus, anche se le storie dietro la sua nascita variano. Preoccupato che il suo fascino potesse suscitare un sacco di inutile confusione tra gli dei, Zeus la fece sposare con Efesto, il leggendario artigiano dell’Olimpo. Ma questo non le impedì di avere una storia d’amore non troppo segreta con il dio della guerra, Ares. I romani la identificarono con la dea Venere.
Tra le divinità greche femminili da ricordare c’è DEMETRA:
Demetra è la dea dell’agricoltura, delle messi, del grano, delle stagioni, della macinatura e del pane, della frutta in generale e anche la dea delle leggi sacre. La seconda parte del suo nome, meter, significa “madre”, mentre la prima parte De (che in dorico era Da) dovrebbe essere una forma della parola Ge, cioè “Terra”. Ciò significa che il suo nome, De-meter o Da meter, potrebbe essere tradotto come “Madre Terra“.
EOS:
La dea Eos è la dea dell’Aurora, sorella di Elio (il Sole) e di Selene (la Luna). Ogni mattina lei lasciava la sua isola, sulle rive di Oceano, prendeva il suo carro d’oro e saliva al Cielo, a diradare le ombre della notte. Dopo di che apriva il cancello per il carro del sole. Il suo vestito era color zafferano ed era spesso rappresentata con ali, come un angelo. La dea greca Eos ebbe molti amori, sia con gli dei, ma in particolare con i mortali.
PERSEFONE:
Divinità che regna nell’oltretomba, accanto al consorte Ade. Parallelamente, col nome di Kore, è divinità agraria strettamente connessa con Demetra, della quale è figlia. La leggenda narra che, mentre la fanciulla giocava in un campo nei pressi di Enna, in Sicilia, improvvisamente la terra si aprì sotto i suoi piedi ed uscì un carro tirato da quattro cavalli neri come la pece. Era il carro dell’oscuro dio degli inferi, Ade, che afferrò la fanciulla, la portò sul carro e discese insieme con lei negli abissi; nessuno poté sentire le urla e i pianti della fanciulla spaventata, che poi Ade sposò. Nella religione romana è conosciuta come Proserpina.
Oriana Leggio
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