La mappatura dei nei
Ho sempre avuto una pelle ricca di nevi, la schiena in particolare sembra un gigantesco “unisci tutti i puntini”.
Anche se in molti mi parlavano della mappatura dei nevi, era qualcosa che rimandavo sempre pensando che la mia pelle fosse così di natura e quindi la mappatura non fosse necessaria. Ovviamente mi sbagliavo di grosso.
La mia esperienza
Un giorno, circa sei anni fa, mi sono imbattuta in una serie tv americana, The Big C, in cui la protagonista, interpretata da Laura Linney, scopre di avere un melanoma molto grave, partito da quello che sembrava un semplice neo.
Come succede nella vita, questo storia, seppur non reale, ha scosso in me qualche preoccupazione tanto da spingermi a prenotare una visita dermatologica per la mappatura dei nevi.
Le visite sono sempre state molto scrupolose, ovviamente venivano fatte delle foto per verificare a distanza di mesi se ci fossero state delle variazioni di forma o dimensione.
Quando c’è qualcosa che non va
Nel 2013 ho avuto la prima sorpresa: nel mio braccio destro un piccolo puntino nero nel giro di pochi mesi aveva subito un’importante modifica, diventando più grande e cambiando colore.
Il medico che mi seguiva, non usò mezze misure: il nevo andava asportato immediatamente.
E così fu, in pochi giorni l’avevo tolto. L’esame istologico, rivelò che c’era qualcosa che non andava. Nel mio caso si trattava di tumore di Spitz, al primo intervento di asportazione ne è seguito un secondo, che viene detto di “allargamento”, nel quale avviene un’ulteriore asportazione della cute secondo i margini imposti dal protocollo. Il secondo intervento non rivelò coinvolgimenti più profondi.
Una storia come tante
Da allora sono seguita presso la struttura dello Iov di Padova con controlli ogni 8 mesi. Dal 2013 ho dovuto togliere altri due nevi sospetti, in uno dei due casi è seguito anche l’intervento di allargamento.
Ho parecchie cicatrici, ma dome dice Jovanotti “ogni cicatrice è un autografo di Dio”.
Fino a qualche anno fa vivevo i controlli con un po’ di ansia, temendo sempre ci fossero nuovi tagli da fare e quindi nuove cicatrici. Ma ora la situazione sembra stabile.
Il melanoma, è una forma di tumore molto aggressiva e riuscire ad intercettarlo in tempo può salvare la vita.
Cos’è il Melanoma?
Non essendo io un medico, vi riporto di seguito tutte le informazioni utili che potrete anche reperire presso il sito dell’associazione Piccoli Punti, un’ onlus di Padova che si occupa di educare, prevenire e sostenere la ricerca sul melanoma.
Il melanoma è il più aggressivo dei tumori cutanei: deriva dalla trasformazione maligna dei melanociti (cellule che determinano il colore della pelle) e può insorgere su cute apparentemente sana o dalla modificazione di un neo preesistente.
La frequenza del melanoma è in netto aumento in tutto il mondo: secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ogni anno vi sono 160.000 nuove diagnosi di melanoma della pelle, di cui 62.000 solo in Europa.
Negli ultimi 15 anni il numero dei casi di melanoma è praticamente raddoppiato e cresce del 5% l’anno.
Solo in Veneto per il 2018 sono previsti 1.000 nuovi casi.
Tra i tumori il melanoma è al secondo posto per incidenza nella donna e al terzo posto nell’uomo al di sotto dei 50 anni.
E’ fondamentale imparare a conoscere e a controllare regolarmente la propria pelle ed i propri nei.
L’autoesame della cute va eseguito periodicamente in una stanza ben illuminata con l’aiuto di uno specchio o di un familiare. Deve essere esaminata la cute di tutti i distretti corporei, includendo tutte le zone anatomiche (mani, piedi, orecchie, genitali, cuoio capelluto).
In caso di uno o più dei fattori di rischio, è indicato sottoporsi ad una valutazione specialistica della pelle presso una struttura dedicata.
E’ di fondamentale importanza sottoporsi regolarmente ad una visita dermatologica, consultando inizialmente il proprio medico di base.
Ricorda che uno screening tempestivo
può salvarti la pelle!
Tenere comportamenti corretti è la prima regola per evitare l’insorgenza di questo insidioso tumore. Ecco 10 semplici regole:
- Non esporsi mai alla luce del sole nelle ore più calde della giornata
- Attenzione anche in inverno sulla neve. Non sottovalutare l’effetto specchio
- Quando ci si espone al sole bisogna sempre proteggere la propria pelle attraverso l’utilizzo di creme solari
- Utilizzare sempre la massima protezione nei bambini. Alcuni studi sembrano indicare che le frequenti scottature da piccoli siano un fattore predisponente il melanoma.
- Attenzione agli occhi. Per i soggetti più sensibili sono particolarmente consigliati gli occhiali da sole
- Attenzione all’uso di cosmetici. Quando ci si espone al sole potrebbero in alcuni casi amplificare l’effetto delle radiazioni.
- Se ci si è scottati, evitare di prendere nuovamente il sole nella zona arrossata
- Prenditi dieci minuti. Esamina regolarmente la tua pelle.
- Fai attenzione alle lampade UV.
- La pelle ha bisogno di nutrimento. Cibi ricchi di betacarotene aiutano a proteggere la pelle dai danni delle radiazioni solari.
Non sottovalutate, come avevo fatto io, l’importanza di una visita dermatologica con mappatura dei vostri nevi.
Sara Vivian