Mind Lab, una sfida continua
Gennaio è il mese che dà inizio un po’ a tutto: al nuovo anno, a nuovi propositi, ma soprattutto è il mese della scelta delle scuole per alcuni di noi.
Io sono in piena fase confusionale (si può dire?!). Ginevra a settembre inizierà la scuola primaria e mi sento responsabile della scelta che farò, dalla quale ne conseguiranno cinque anni di vita, di crescita.
Quando un bambino inizia un percorso didattico – sin dalla scuola dell’infanzia – la responsabilità delle scelte è determinante: i genitori scelgono per loro e l’obiettivo di tutti, è scegliere il meglio.
Iniziano così gli open day presso le scuole, e iniziano le riflessioni. Sabato mattina ho appreso con piacere il progetto di una scuola del mio paese, in modo particolare il MIND LAB.
Onestamente non sapevo cosa fosse fino a quando non ho ascoltato la loro descrizione accurata ma soprattutto, sono rimasta piacevolmente affascinata dopo aver appreso che i bambini in età scolare rispondono molto bene a questo “laboratorio di stimoli“.
L’obiettivo di Mind Lab è quello di promuovere nei bambini l’esercizio mentale, sviluppando in loro diverse capacità e abilità per affrontare al meglio le sfide e le problematiche quotidiane.
Il Gruppo Mind Lab è un’organizzazione internazionale. È un pioniere del campo dell’educazione e formazione basata sul gioco di pensiero, presente in oltre 25 paesi e disponibile in 12 lingue. Ha la propria sede in Brasile e in Israele dove è ospitato il centro Ricerca e Sviluppo.
Le fasi per sviluppare e potenziare le abilità di pensiero sono tre: coinvolgere, imparare e trasferire.
Coinvolgere con l’esperienza del gioco è fondamentale, nonchè l’inizio del percorso Mind Lab. Gli studenti, accompagnati e seguiti dai docenti, scoprono e sperimentano le diverse strategie per migliorare le loro abilità.
Il passo successivo al gioco è dedicato alla riflessione sull’attività svolta, incoraggiando l’individuo a valutare in modo critico le azioni svolte.
La mediazione permette agli studenti di trasferire le abilità di pensiero, di allargare l’utilizzo dei modelli di pensiero appresi durante il gioco alla vita reale, quindi alla sfera familiare, sociale, affettiva ed emotiva.
Così si sviluppano le cosiddette competenze per la vita (life skills), generando in questo modo un’importante crescita personale.
Ginevra inizierà questo percorso a settembre, con l’inizio della sua nuova avventuara alla scuola primaria.
La scuola che frequenterà le darà la possibilità di partecipare attivamente a questo percorso, che, a mio parere, ritengo davvero interessante. Mind Lab è attivo in diversi paesi del mondo.
Se anche i vostri bimbi sono coinvolti in questo percorso, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate… uno scambio di idee, di opinioni.
Erica Menegollo