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Carnevale di Acireale, il più bel Carnevale di Sicilia!

Il Carnevale di Acireale è uno dei più antichi della Sicilia e si svolge proprio nel cuore della cittadina di Acireale, in provincia di Catania.

Le sue origini sono antichissime. Si narra che la prima manifestazione sia stata organizzata dal popolo stesso, il quale spontaneamente mostrò il desiderio di esprimersi in canti, balli, tutti rigorosamente in maschera, per le vie della città. E così questo rituale fu ripetuto poi ogni anno fino a divenire una vera e propria istituzione, la cui fama col tempo crebbe sempre più. Da anni, ormai, visitatori da fuori accorrono per partecipare a questi momenti di festa e gioia collettiva, tra maschere, coriandoli, luci, arte, fiori e musica, un vero tripudio di allegria e calore umano!

                                                                                                                         Carnevale di Acireale

Le caratteristiche vie del centro storico di Acireale fanno da cornice a questi spettacoli, il cui must sono le sfilate dei carri grotteschi-allegorici in cartapesta, attraverso i quali gli artigiani acesi esprimono la loro fantasia e bravura artistica.

I carri sono diventati protagonisti attivi di questa manifestazione, grazie a lampadine e luci, a movimenti meccanici e scenografie in continua evoluzione durante le esibizioni. I carri, solitamente, richiamano temi o personaggi politici con satira e umorismo. I maestri che costruiscono questi carri hanno a disposizione un loro spazio all’interno della Cittadella del Carnevale a nord di Acireale, un cantiere a tutti gli effetti, dove iniziano a lavorare già diversi mesi prima della manifestazione senza tregua.

                                                                                                                         Carnevale di Acireale

Oltre ai carri in cartapesta, un’altra caratteristica di questo Carnevale sono i carri infiorati, introdotti nel 1931 e che erano inizialmente macchine ricoperte di fiori.

In questa tipologia di carri, i soggetti rappresentati, anziché essere realizzati in cartapesta, come avviene nei precedenti, sono realizzati esclusivamente con fiori veri disposti uno accanto all’altro, anch’essi dotati di movimenti meccanici e luci. Delle vere e proprie opere d’arte!

Accanto ai maestri, lavorano anche artisti in erba, ai quali è affidata la costruzione dei carri in miniatura.

Durante i mesi di preparazione, questi giovani artisti imparano a lavorare l’argilla e il gesso, ad incollare la carta strato dopo strato, ad installare il motorino per permettere il movimento meccanico e a colorare il prodotto finito.

Ai giorni nostri, alla tradizionale sfilata dei carri, si sono aggiunte altre attrazioni per i turisti che arrivano ad Acireale per vivere questo Carnevale caratteristico: l’Opera dei Pupi siciliani, la Mostra delle uniformi storiche e la premiazione del concorso Bambini in maschera.

Inoltre, la manifestazione prevede la presenza di una madrina che quest’anno sarà l’attrice emergente catanese Rosanna Sapia, già vista in alcune fiction della Rai, in alcuni film al cinema e su Netflix.

Alcune delle maschere storiche di questo Carnevale sono:

– L’Abbatuzzu, in uso già a partire dal 1667, che, portando in giro grossi libri ironizzava sulla classe clericale del tempo. Indossava abiti damascati ricchi di fronzoli. Chiamato anche Poeta Minutizzu perché recitava poesie grottesche e maliziose.

– I Baruni che fu la maschera successiva all’Abbatuzzu.

– I Manti ed i Domino, una figura di grande successo in questo Carnevale, coperti di mantelli neri che celavano la vera identità e che ricordavano i Bautta veneziani.

– Cola Taddazzu, Quadaredda e Nunzio Setti Cappeddi, personaggi molto popolari negli anni ’50 del XX secolo.

Oriana Leggio

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