Cultura

Autori del XX secolo più significativi

Il XX secolo è stato un periodo straordinariamente ricco anche per la letteratura, con un’ampia gamma di autori che hanno lasciato un’impronta duratura sulla scena letteraria mondiale stravolgendo quella precedente.

Ecco alcuni autori del XX secolo più significativi, ordinati in modo casuale e non esaustivo:

James Joyce

Scrittore, poeta e drammaturgo irlandese. Le suo opere non sono affatto numerose ma è riuscito comunque a lasciare il segno. L’autore è diventato celebre per il suo romanzo “Ulisse” e il racconto “Gente di Dublino“. Joyce è considerato uno dei più influenti scrittori del XX secolo, in particolare della corrente modernista.

 

Virginia Woolf. Fonte immagine: Pinterest

Virginia Woolf

Icona del modernismo letterario, è famosa per i suoi romanzi sperimentali come “La signora Dalloway” e “Al faro“, che esplorano le complessità della mente umana e della società. L’autrice britannica è diventata un vero mito della letteratura e del femminismo. Ma la sua vita fu segnata dall’instabilità emotiva e da diversi tentativi di suicidio. Alla fine l’autrice pose fine alle sue sofferenze nel 1941 gettandosi nelle acque del fiume Ouse.

Franz Kafka

Autore austro-ungarico di origine ebraica, noto per i suoi romanzi surreali e distopici, tra cui “Il processo”, “Il castello” e “La metamorfosi”. L’autore mira ad analizzare, con tutto ciò che di negativo, di angoscioso, di tragico, e anche di desiderabile e persino di positivo essa comporta, la sua battaglia per l’esistenza. Artista solitario e tragico, logico e trascendente, angoscioso e minuzioso.

Gabriel García Márquez

Romanziere colombiano, ha mescolato nella sua opera la dimensione reale e quella fantastica, dando impulso allo stile della narrativa latino-americana definito “realismo magico”. Vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1982 i suoi romanzi più celebri sono: “Cent’anni di solitudine” e “L’amore ai tempi del colera“.

Albert Camus

Filosofo e scrittore francese, inizialmente cominciò a lavorare come attore e giornalista. Divenne conosciuto per il suo esistenzialismo e il suo pessimismo assurdistico, evidenti nei suoi lavori più famosi, come “Lo straniero” e “La peste”. Nel 1957 ricevette il premio Nobel per la letteratura per aver saputo esprimere come scrittore“ i problemi che oggi si impongono alla coscienza umana”. 

Jorge Luis Borges

Autore argentino, a partire dal riconoscimento del premio Formentor (1961) conseguì una sempre più vasta notorietà internazionale. La sua ricchissima cultura letteraria e filosofica, unitamente al dominio di uno stile rigoroso e preciso, caratterizzano la sua produzione nella quale affronta diversi generi letterari anche se allo stesso rempo imperniata nella ricerca del significato più profondo dell’esistenza. Sono celebre i suoi racconti brevi, intricati e metafisici; considerato uno dei più grandi scrittori del XX secolo, con opere come “Ficciones” e “L’aleph”.

Italo Calvino

Uno dei maggiori autori del secondo Novecento e forse quello più famoso, Italo Calvino, nato a Cuba nel 1923 e cresciuto a Sanremo, è conosciuto e tradotto in tutto il mondo. Calvino ha unito carriera letteraria a impegno politico, civile e culturale. Autore di racconti e romanzi, ha abbracciato diverse tendenze e si è interessato anche di teatro, cinema, musica, fumetto e arte. I romanzi più conosciuti sono: “Marcovaldo“, “Il barone rampante“, “Il cavaliere inesistente“, “Il sentiero dei nidi di ragno” e “Le città invisibili”.

Samuel Beckett

Drammaturgo e romanziere irlandese, è uno degli autori più significativi del ‘teatro dell’assurdo’, fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni aspetti della coscienza moderna. Nel 1952 pubblicò l’opera drammatica che lo impose all’attenzione internazionale: “Aspettando Godot . Nel 1969 gli venne assegnato il Premio Nobel per la letteratura. Altra opera significativa è “Finale di partita”.

Toni Morrison

Acclamata scrittrice americana. Personalità di spicco della letteratura statunitense contemporanea, ha posto al centro della sua opera la ricostruzione delle radici culturali della popolazione nera degli Stati Uniti e la preoccupazione per la perdita d’identità da cui soprattutto le donne e i giovani di colore sono minacciati, creando intrecci e personaggi di tragica e acuta sensibilità: “Amatissima” e “Il canto della Salamandra”. Nel 1993 le è stato conferito il premio Nobel per la letteratura.

Milan Kundera

Romanziere ceco, nei suoi racconti e romanzi affronta i temi dell’attualità politico-sociale del suo paese inserendoli nella più vasta problematica della condizione dell’uomo moderno. Dalle sue  opere, ampiamente tradotte in italiano, sono stati tratti soggetti e sceneggiature, fra i quali va segnalato The unbearable lightness of being (1988) di Ph. Kaufman, adattamento de L’insostenibile leggerezza dell’essere.Altra sua opera significativa è: “Il libro del riso e dell’oblio”.

Luigi Pirandello

Drammaturgo, narratore, romanziere e poeta, è uno dei più grandi scrittori italiani di tutti i tempi che rivoluzionò il teatro dell’epoca. Nelle sue opere si delinea una commedia borghese dell’epoca fino ad arrivare ad una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, che percorre temi definitivamente moderni. Fu il teatro a diffondere ovunque la sua fama. La sua opera più celebre è forse “Sei personaggi in cerca d’autore”, ma ha scritto anche romanzi come “Il fu Mattia Pascal”, “Così è (se vi pare)” e racconti come “Novelle per un anno”.

Umberto Eco. Fonte immagine: Pinterest

Umberto Eco

Intellettuale poliedrico, autore, saggista, semiologo e accademico, fu il fondatore della facoltà universitaria Scienze della Comunicazione nel 1993 e della Scuola Superiore di Studi Umanistici nel 2000. Nel 1961 Eco iniziò la sua lunga carriera universitaria, proseguendo poi ravvicinate pubblicazioni sulla semiotica e sulla critica letteraria che presto portarono Eco alla ribalta internazionale come uno dei maggiori esperti del settore (tenne conferenze alle università di Cambridge, Harvard, Toronto, Oxford e Emory). Nel 2015 fonda insieme ad altri amici e colleghi la casa editrice La Nave di Teseo.

Il suo romanzo più famoso è “Il nome della rosa”, vincitore nel 1980 del Premio Strega e subito divenuto best seller tradotto in oltre 45 lingue: un appassionante romanzo ibrido, tra il giallo storico e il testo narrativo e filosofico, reso ancor più celebre dall’adattamento cinematografico del 1986. Altri suoi romanzi sono: “Il pendolo di Foucault” e “L’isola del giorno prima”.

Elsa Morante

Scrittrice famosa per il suo stile narrativo intenso e per i suoi ritratti di personaggi complessi. La sua parabola narrativa cristallizza in romanzi e poesie la sua visione della realtà del XX secolo. Costruisce la sua poetica e il suo stile attorno alla vocazione di scrittrice  riutilizzando tematiche e modelli narrativi del romanzo ottocentesco. Il suo bagaglio di letture, vastissimo ed eterogeneo, la sua capacità di rielaborare archetipi e modelli per creare il suo personalissimo stile e i suoi indimenticabili personaggi fanno di lei una grandissima figura intellettuale.

Il suo romanzo più celebre è “La storia”, ma ha scritto anche “L’isola di Arturo” e “Aracoeli”.

Italo Svevo

L’autore è ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre famosi romanzi Una vita, Senilità e La coscienza di Zeno, sono espressi i tratti salienti della sua opera, derivati in modo stringente dalle sue esperienze personali e dalla cultura in cui egli visse: impronta autobiografica, carattere antiletterario della prosa, presenza di tematiche e procedimenti, come il monologo interiore, che l’apparentano alla corrente del romanzo d’analisi europeo.

Alberto Moravia

E’ stato il primo scrittore italiano che abbia fatto del romanzo uno strumento d’arte e insieme una forma di comunicazione più ampia, in rapporto diretto con l’evoluzione della società e con i problemi del tempo in cui visse. Molti dei suoi migliori romanzi e racconti sono incentrati sulla decadenza morale della classe borghese sotto il fascismo: un mondo torbido, dominato dalla frenesia del sesso e dall’indifferenza morale.

Autore impegnato e analista sociale, noto per romanzi come “Gli indifferenti”, “Il conformista” e “La noia”, che esplorano le complessità delle relazioni umane e della società.

 

Primo Levi. Fonte immagine: Pinterest

Primo Levi

Ha offerto una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager in Se questo è un uomo (1947), dove ha descritto la sua esperienza di ebreo deportato ad Auschwitz; la sua successiva produzione ha indagato il mondo della produzione industriale, volgendosi poi nuovamente al tema delle persecuzioni razziali (Se non ora, quando?, 1982; I sommersi e i salvati, 1986).Inoltre citiamo: “La tregua” (seguito de Se questo è un uomo), La chiave a stella” e “Lilìt e altri racconti”.

 

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