Il Pesce d’Aprile: curiosità e tradizione
In molti paesi del mondo il primo aprile bisogna stare attenti ai tradizionali scherzi del Pesce d’Aprile
In diversi paesi del mondo viene seguita la tradizione del Pesce d’Aprile, che consiste nel realizzare scherzi per metterli in atto durante il primo giorno del mese d’aprile.
Gli scherzi, di cui si può essere artefice o vittima durante questa giornata, possono essere di diversa natura; dai più semplici ai più sofisticati, ma hanno tutti lo scopo di burlarsi del malcapitato di turno.
Questa tradizione ha caratteristiche simili ad alcune ricorrenze legate all’equinozio di primavera; come l’Hilaria dell’Antica Roma e l’Holiinduista (Holi Fest o Festa dei Colori), osservata principalmente in India e in Nepal.
Il Pesce d’Aprile in Scozia
In Scozia questa giornata è conosciuta con il nome di Gowkie Day: gowk in scozzese significa cuculo.
Sembra che proprio in Scozia sia nato il famoso scherzo in cui alla vittima viene attaccato sulla schiena un cartello con scritto “calciami” – “kick me”.
Le origini del Pesce d’Aprile
Non è noto come sia nata questa tradizione, ma ci sono diverse teorie in merito:
Una delle teorie che ci porta più indietro nel tempo riguarda il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350; il quale avrebbe disostruito miracolosamente un Papa, che stava soffocando per una spina di pesce conficcataglisi in gola. Grato di questo e per ricordare il momento, sembra che il Pontefice decretò che il primo aprile non si mangiasse pesce ad Aquilia.
Un’ipotesi ricorda quando nel passato i pescatori, tornando in porto a mani vuote dalle prime pesce primaverili, diventavano oggetto di scherno e ilarità da parte dei compaesani.
C’è chi poi ha ipotizzato che l’origine del Pesce d’Aprile vada ricercata nell’Età Classica, nel mito di Proserpina, cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa, rapita dal dio Plutone; e nei Vernalia, una festa pagana, che si svolgeva proprio il 1° aprile ed era dedicata a Venere Verticordia e alla Fortuna Virile.
Una delle teorie più accreditate è quella che vede questa tradizione nascere nel XVI secolo in Francia. In Europa, prima dell’avvento del Calendario Gregoriano nel 1582, si usava celebrare il nuovo anno tra il 25 marzo e il 1° aprile, e proprio in quest’ultimo giorno era tradizione banchettare, brindare e scambiarsi doni. Quando la riforma di Papa Gregorio XIII spostò il capodanno al 1° gennaio, sembra che sia nata l’usanza di scambiarsi pacchi regali vuoti il 1° aprile, per ricordare scherzosamente la festività ormai diventata obsoleta. Il nome in seguito dato a questa particolare nuova tradizione fu poisson d’Avril – pesce d’Aprile.
Perché proprio il pesce come simbolo di questa ricorrenza?
L’potesi più accreditata sul motivo della scelta del pesce come simbolo di questa ricorrenza ci porta ai tempi di Cleopatra; quando l’affascinante regina d’Egitto burlò l’amante romano Marco Antonio durante una gara di pesca.
Marco Antonio, per non rischiare di venir umiliato da una sconfitta durante la gara, aveva dato ad un suo schiavo il compito di attaccargli di nascosto le prede all’amo; ma Cleopatra, accortasi dell’inganno, decise di burlarsi dell’amante e quindi ordinò di attaccare all’amo di Marco Antonio un gigantesco pesce finto rivestito di pelle di coccodrillo.