Giuseppe Ungaretti
Libri

Libri vietati più famosi della storia

Sono molte le ragioni per cui un libro può essere vietato. Può sovvertire una credenza popolare di una cultura dominante, scioccare il pubblico con linguaggio crudo, esplicito o osceno, oppure essere ritenuto in grado di promuovere conflitti all’interno di una società. Qualunque sia il motivo, una volta che un libro è  bandito, si crea una sorta di alone di mistero che, spesso, attrae i lettori desiderosi di decidere autonomamente se quel libro sia effettivamente inadatto alla pubblicazione.

Ecco alcuni dei libri vietati più famosi della storia

Alice’s Adventures in Wonderland (1865) di Lewis Carroll

Considerato dagli studiosi l’epitome del genere nonsense letterario e apprezzato dai bambini per le sue immagini vivide e l’umorismo eccentrico, alcuni potrebbero sorprendersi di trovare Alice’s Adventures in Wonderland di Lewis Carroll  in un elenco di libri banditi.

Il libro per bambini è stato oggetto di attacchi e divieti in diverse epoche e per diverse ragioni.

Nel 1900, una scuola statunitense ne proibì l’inserimento nel programma scolastico, sostenendo che il libro esprimesse “sciocchezze” e alludesse alla masturbazione e ad altre fantasie sessuali, sminuendo, agli occhi dei bambini, la statura di alcune figure autoritarie. Circa trent’anni dopo, dall’altra parte del mondo, la provincia cinese di Hunan vietò il libro a causa dei suoi animali antropomorfi, poiché il governatore della provincia temeva che le conseguenze dell’elevare gli animali allo stesso livello degli esseri umani potessero essere catastrofiche. E circa un decennio dopo l’uscita del film d’animazione Disney Alice in Wonderland, il libro fu nuovamente oggetto di contestazioni, questa volta da parte di genitori americani che, durante i cambiamenti culturali degli anni ’60, ritenevano che, insieme al film, incoraggiasse l’uso di droghe allucinogene con i suoi riferimenti “palesi” all’uso di stupefacenti.

Nonostante tali avvertimenti provenienti da diverse fazioni culturali, l’opera ricca di giochi di parole di Carroll ha superato la prova del tempo ed è  apprezzata per la sua critica perspicace e originale dei sistemi matematici, politici e sociali emergenti della sua epoca.

1949 di George Orwell

Dopo aver fornito un commento critico sulla dittatura del leader sovietico Joseph Stalin con la pubblicazione di Animal Farm nel 1945, gli occhi del dittatore si posarono su George Orwell quando questi scrisse Diciannove Ottantaquattro nel 1949. Stalin considerava il testo come una critica indesiderata al suo stile di governo autoritario, spingendolo a mostrare il suo potere vietandone la pubblicazione nell’Unione Sovietica, una proibizione che rimase in vigore fino al 1988.

Vari gruppi sociali negli Stati Uniti denunciarono il romanzo e tentarono di farlo rimuovere dalle librerie. Questi attacchi al romanzo erano in qualche modo contraddittori per natura: alcuni sostenevano che fosse a favore del comunismo, mentre altri affermavano che fosse contro il governo.
Oggi il romanzo di Orwell è celebrato da molti come un commento perspicace e, in alcuni casi, preveggente sui possibili esiti di istituzioni governative onnipresenti e eccessivamente burocratiche.libri vietati

Ulisse (1922) di James Joyce

Ulisse di James Joyce ha oscillato tra l’essere considerato osceno e un’opera di genio fin dalla sua pubblicazione a puntate tra il 1918 e il 1920.

Il romanzo accolto contemporaneamente con l’approvazione dei modernisti contemporanei di Joyce, tra cui Ernest Hemingway, T.S. Eliot ed Ezra Pound, e con il disprezzo dei sostenitori della lotta contro l’oscenità nei paesi di lingua inglese.

Negli Stati Uniti, comitati come la New York Society for the Supression of Vice si adoperarono con successo per la messa al bando di Ulisse dopo la pubblicazione di un estratto in cui veniva descritto il personaggio principale in atteggiamenti di autoerotismo. Considerato materiale di contrabbando in America per oltre un decennio, fino a quando la storica sentenza del tribunale degli Stati Uniti contro un libro intitolato “Ulisse” nel 1933 ne revocò la proibizione. Allo stesso modo, il Regno Unito vietò il romanzo fino alla metà degli anni ’30 a causa della sua esplicita sessualità e della rappresentazione grafica delle funzioni corporee.

L’Australia, invece, applicò la soppressione del romanzo a intermittenza dalla sua pubblicazione fino alla metà degli anni ’50. Nel 1941, il ministro delle dogane dichiarò che il libro “mira a ridicolizzare il Creatore e la Chiesa… Libri di questo tipo potrebbero influenzare in modo cruciale gli standard della vita domestica australiana“.

Alcuni possano ancora considerare il libro osceno e inadatto alla lettura pubblica, le università di tutto il mondo tengono Ulisse in grande considerazione per la sua abile dimostrazione della tecnica del flusso di coscienza e la sua trama meticolosamente strutturata che intreccia vari temi sulle lotte dell’uomo moderno.

Tra libri vietati più famosi della storia c’è Lolita (1955) di Vladimir Nabokov

Prima della sua pubblicazione, Lolita di Vladimir Nabokov creò dubbi persino nel suo autore sulla sua opportunità di essere reso disponibile al pubblico. Ci volle un po’ di convincimento da parte di sua moglie per la pubblicazione del romanzo, che avvenne presso una nota casa editrice pornografica in Francia nel 1955. Lo status controverso di Lolita ne alimentò il successo, portandolo in cima alle classifiche di vendita in tutto il mondo.

Il suo argomento, presentato ai lettori come le memorie di un defunto intellettuale europeo morbosamente attratto da una dodicenne, si rivelò troppo scabroso per diverse autorità, tanto da essere bandito, nel suo primo decennio di pubblicazione, in Francia, Inghilterra, Argentina, Nuova Zelanda, Sudafrica e in alcune comunità americane.

Una recensione del romanzo lo definì “pornografia intellettuale”. Nonostante la severa censura, il romanzo di Nabokov non smise di essere letto e ottenne l’elogio degli studiosi, che ne celebrarono la sua meditazione sulla psicologia dell’amore.

Ricordiamo altri libri vietati come:

  • Tropic of Cancer (1934) di Henry Miller;
  • The Naked Lunch (1959) by William Burroughs;
  • I Know Why the Caged Bird Sings (1969) by Maya Angelou;
  • The Bluest Eye (1970) by Toni Morrison;
  • The Satanic Verses (1988) by Salman Rushdie;
  • The Absolutely True Diary of a Part-Time Indian (2007) by Sherman Alexie;
  • Melissa (inizialmente pubblicata come George nel 2015) di Alex Gino.

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