Libri

L’isola degli alberi scomparsi di Elif Shafak

L’isola degli alberi scomparsi di Elif Shafak, tanto dolore eppure ci sono sempre cose per cui vale la pena vivere

L’isola degli alberi scomparsi di Elif Shafak, edito da Rizzoli, è un libro scritto magnificamente che ha davvero tanto da dire sulla famiglia, sul dolore e sul legame.

Il romanzo è ambientato in più periodi temporali, ma per lo più alternati tra gli anni ’70 a Cipro, dove due giovani si innamorano. Kostas è greco e Defne è turca, e questo non è accettabile dato che le due parti sono nel mezzo di una guerra civile. E hanno inoltre credenze religiose diverse.

Così come la fine degli anni 2010, quando Kostas e sua figlia adolescente Ada vivono a Londra e ognuno affronta la morte di Defne a modo suo. A sovrastare tutto c’è il punto di vista del fico, che osserva prima la coppia a Cipro e poi in un giardino di casa in Inghilterra. Ho apprezzato la profondità emotiva della storia, l’evoluzione del rapporto tra Kostas e Defne e poi Kostas e Ada. E’ inevitabile imparare molto sulla storia di Cipro e su quanto devastanti siano state le guerre per le persone coinvolte. Il dolore di generazioni scorre attraverso ognuna di esse. 

L'isola degli alberi scomparsi di Elif Shafak

Folklore greco e turco

L’isola degli alberi scomparsi è ricco di dettagli sul folklore greco e turco, nonché sulle tragedie delle guerre. Il lettore viene condotto in un viaggio nella vita di Kostas, della sua defunta moglie Defne, di Ada e di zia Meryem. Ada inizialmente rifiuta la zia che non ha mai conosciuto, ma col tempo il suo cuore la scalda e infine impara ad amarla e a comprendere tanti aspetti cupi della sua famiglia.

Buona lettura!

Se hai letto questo articolo potrebbe interessarti anche: La lettera di Kathryn Hughes

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *