Giuseppe Garibaldi e il suo matrimonio durato un’ora
Giuseppe Garibaldi e la marchesa Giuseppina Raimondi: il matrimonio lampo di 160 anni fa
Chi di noi non conosce le grandi imprese di Giuseppe Garibaldi?!
Ma forse in pochi conoscono la vita sentimentale del generale.
Dopo la morte, avvenuta il 4 agosto 1849, del suo grande amore, la moglie Anita, dalla quale ebbe quattro figli.
Garibaldi amava particolarmente l’altro sesso, e negli anni successivi alla morte di Anita, intratteneva relazioni con diverse donne; un giorno iniziò a sentire il desiderio di sposarsi nuovamente.
Decise che era giunto il momento di accasarsi e di dire basta alla sua vita da donnaiolo.
Più per senso del dovere che per amore, chiese a Battistina Ravello di sposarlo. Questo perché nel maggio del 1859 aveva dato alla luce sua figlia Anita a Caprera.
Successivamente decise di riprovare a chiedere la mano ad una donna che lo attraeva di più: la scrittrice tedesco-britannica, Maria Esperance von Schwartz, nota come Elpis Melena; la quale ancora non aveva risposto alla proposta di matrimonio che il generale le aveva fatto l’anno precedente.
Il generale non sposo nessuna delle due perché colpito, “come una visione”, dall’incontro con l’affascinante marchesa Giuseppina Raimondi.
Era la mattina del 1° giugno 1859, accompagnata dal sacerdote Don Luigi Giudici a Robarello per comunicare, la difficile situazione in cui versava la città lariana.
Le lettere di Garibaldi e alla fine il si di Giuseppina alla proposta di matrimonio
Inizialmente Giuseppina rifiutò Garibaldi, ma lui decise di non arrendersi e le scrisse appassionate lettere d’amore per tutto l’autunno, ricevendo solo risposte fredde e distaccate.
Il motivo di tale comportamento era che lei , dopo aver terminato una relazione col proprio cugino, il maggiore Rovelli, si era legata con Luigi Caroli, un ufficiale garibaldino,
Nel mese di novembre Giuseppina all’improvvisò rispose positivamente ad una lettera di Garibaldi.
La donna disse di essere disposta a sposarlo e di volerlo fare il prima possibile, perché si dichiarava incinta dell’Eroe dei due mondi.
Giuseppina, dopo aver accettato la proposta di Garibaldi, continuò a vedersi con Caroli, che però la lasciò appena scoperto dell’imminente matrimonio.
Prima delle nozze Garibaldi trascorse un periodo nella villa dei Raimondi a Fino Mornasco.
Il matrimonio fissato per i primi di gennaio, ma rimandato per diversi motivi: sia per una caduta da cavallo di Garibaldi e sia che per il tifo che colpì Giuseppina.
Il matrimonio alla fine è celebrato il 24 gennaio 1860 nell’oratorio domestico dei marchesi Raimondi nella villa di Fino Mornasco.
Al termine della cerimonia il maggiore Rovelli si avvicinò a Garibaldi e gli consegnò un foglio, nel quale si rivelava come la novella sposa avesse intrattenuto diverse relazioni con vari uomini fino a poco prima delle nozze.
Garibaldi arrabbiatissimo chiese spiegazioni alla donna appena sposata e lei candidamente non negò le accuse, ma ammise tutto con estrema franchezza; l’uomo sconvolto e furioso per la scoperta decise di ripudiarla immediatamente.
Cosa accadde dopo questo breve matrimonio?
Il matrimonio vienne effettivamente annullato vent’anni dopo, il 14 gennaio 1880.
Ottenuto l’annullamento il Generale ebbe la possibilità di sposare la sua terza moglie, Francesca Armosino.
Con Francesca Armosino aveva avuto i figli: Clelia e Manlio, riconosciuti solo dopo l’annullamento del precedente matrimonio.
Ai primi di febbraio Giuseppina e Caroli scapparono insieme prima in Svizzera e poi in Germania, per fuggire alla disapprovazione generale, ma all’inizio d’agosto l’uomo decise di terminare la loro relazione e la donna tornò a Lugano. Qualche settimana dopo Giuseppina, nella villa del padre a Gironico, partorì un bimbo morto, che non si sapeva se fosse figlio di Garibaldi, di Caroli o di Rovelli.
L’ufficiale Luigi Caroli, ormai visto dai garibaldini come la causa del tradimento subito da Garibaldi, venne emarginato dai compagni e nonostante i suoi tentativi di riconquistarne la fiducia, ma non ci riuscì mai.
Caroli allora decise di seguire Francesco Nullo nella spedizione in aiuto della Polonia (1863), venne catturato durante la battaglia di Krzykawka dai Russi e condannato a morte.
La sua condanna a morte venne commutata in dodici anni di lavori forzati, durante i quali continuava a scrivere alla sua amata Giuseppina.
Giuseppina, dopo l’annullamento del matrimonio con Garibaldi, sposò Ludovico Mancini, celebre patriota e avvocato milanese, nonché suo cognato, dal quale non ebbe figli.
Voi conoscevate la storia del matrimonio di un’ora di Giuseppe Garibaldi?
Un commento
Domenico
Molto bello