Le lingue più antiche del mondo
Le lingue più antiche del mondo: quali sono e perché sono ancora vive
Una lingua antica è una lingua che ha origini millenarie e che, pur evolvendosi, è ancora parlata. Non va confusa con una lingua morta, come il latino classico, che non è più usata nella vita quotidiana ma sopravvive in contesti religiosi o accademici. Le lingue estinte, invece, sono completamente scomparse, come l’etrusco o il sumero
Qual è la lingua più antica del mondo?
Quando si parla di lingue antiche ancora parlate, il primo nome che emerge è il tamil.
Con testimonianze scritte risalenti al V secolo a.C., il tamil è considerato da molti linguisti la lingua più antica del mondo ancora in uso. Appartenente alla famiglia delle lingue dravidiche, è parlato da circa 80 milioni di persone in India, Sri Lanka, Pakistan, Nepal e Bangladesh.
Una caratteristica affascinante del tamil è la diglossia: una forma scritta più formale e una parlata più quotidiana, entrambe coesistenti nella cultura linguistica.
Le lingue più parlate al mondo oggi
La lingua più parlata al mondo è l’inglese, con oltre 1,5 miliardi di parlanti, è la lingua della tecnologia, del business e della cultura pop. Segue il cinese mandarino, parlato da oltre un miliardo di persone, soprattutto in Cina e Taiwan. Al terzo posto troviamo l’hindi, lingua ufficiale dell’India, con centinaia di milioni di parlanti. Queste lingue dominano per motivi storici, economici e demografici, ma non sempre sono le più antiche: alcune lingue meno diffuse hanno radici molto più profonde.
Lingue più antiche del mondo ancora parlate
Molte lingue antiche non sono scomparse: si sono evolute e continuano a essere parlate. Tra queste troviamo:
- Greco moderno, erede del greco antico, parlato da 12 milioni di persone. Esistono due forme storiche, katharevusa (colta) e dimotikì (parlata).
- Ebraico, rinato nel XX secolo e oggi lingua ufficiale in Israele.
- Cinese mandarino, con radici millenarie e oltre un miliardo di parlanti, è una lingua tonale con molte varianti regionali incomprensibili tra loro.
- Arabo, lingua semitica parlata in 24 paesi. La sua scrittura è da destra a sinistra, solo consonanti.
- Persiano (Farsi), lingua letteraria e imperiale.
- Sanscrito, lingua sacra dell’India ed è alla base di molte lingue moderne indiane.
- Euskara (basco), lingua isolata e pre-romana. Non appartiene a nessuna famiglia linguistica conosciuta.
- Islandese, quasi identico al norreno dei Vichinghi. E’ poco cambiata in 1.000 anni, permette di leggere le saghe antiche.
- Latino ecclesiastico, ancora usato nella liturgia cattolica.
Queste lingue sono testimonianze viventi della storia dell’umanità.
Ti consiglio di leggere anche Studiare una lingua per guardare al futuro: i dati e le sensazioni del 2020 secondo Babbel