abel
Libri

Abel: western metafisico di Alessandro Baricco

Abel è una storia di vita selvaggia, con una narrazione che affronta tematiche universali come la morte e la rinascita

abel

Abel è l’ultimo capolavoro di Alessandro Baricco, edito da Feltrinelli.

“La luce che scivola verso l’orizzonte predica qualcosa che non capisco, ma intanto accompagna splendida il mio andare. Seguo le orme sulla pista, sono una profezia che si avvera, scortata da remoti voli d’uccello.”

Non avrei mai pensato di leggere un western, ma venendo dalla saga “La Torre nera” di King, mi sono sentita autorizzata a cimentarmi in Abel, scritto da quel genio di Alessandro Baricco e, per certi versi, ne ho ritrovato il sapore: un pistolero che spara con precisione geometrica e infallibile.
Ho affrontato le prime pagine con un po’ di timore reverenziale (malcelato in realtà). Invece senza rendermi conto, ho lasciato che la sabbia trapelasse dalle pagine, sentendomi quasi calzare gli stivali avvertendo il peso del cinturone in vita, respirando l’aria secca e rovente delle radure del West.
Come sempre mi accade quando una lettura mi piace, mi è dispiaciuto terminare il libro. Racconta non solo la storia di un pistolero, diventato Sceriffo. Si legge la vita di un uomo, tormentato da conflitti interiori e con tutte le contraddizioni di un’esistenza vissuta sempre al confine della legalità, in uno spazio temporale dilatato dove il passato si mescola con il futuro e il futuro con il presente. Anche se questi elementi sono sparpagliati nei capitoli, essi si incastrano l’uno sull’ altro con precisione geometrica.
È la storia di un uomo che compie un viaggio dentro se stesso, in questo western immaginario, portando con sé la morte prematura del padre, l’abbandono della madre e l’amore per Hallelluja Wood, una donna libera e dal passato misterioso perché da piccola rapita dagli indiani Dakota. Lei entra ed esce dalla sua vita senza chiedere permesso, se ne va continuamente ma ritorna sempre.

“Il fatto è che io per tutta la vita ho sparato. Chi prende la mira crede che il mondo sia attraversato da linee rette. Da un prima e un dopo. Da un qui e un là. Neanche lo crede, lo sa. Uccide lungo quelle linee, al fondo di quelle linee muore. C’è una geometria, tu la senti, lei non ti tradisce”.

Abel è la sua pistola e la sua pistola è Abel, questo però non lo fa dormire di notte perciò cerca di scoprire, in questo viaggio filosofico e un po’ spirituale, l’essenza della vita stessa per poter rinascere di nuovo.

“Siamo già stati dove non siamo mai stati, e anzi, a dirla tutta, veniamo da lì.”

La penna raffinata di Alessandro Baricco e la storia narrata tra filosofia e pistole, rende questo libro estremamente affascinante

TRAMA

Ha ventisette anni, Abel, quando diventa leggenda. Ha messo fine a una rapina sparando simultaneamente con due pistole contro obiettivi diversi. Un colpo detto il Mistico, che pochi sono in grado di mettere a segno con la sua precisione. È lo sceriffo della cittadina di un Ovest immaginario ed è innamorato di Hallelujah Wood, una donna che ha addosso una specie di mistero, mani piccole e labbra orientali. Anche lei lo ama: ogni tanto parte senza che lui sappia dove va – “passiamo senza fermarci, è inteso così” –, ma torna sempre. La madre di Abel, invece, anni prima se n’è andata per non tornare mai più. Ha preso i quattro cavalli migliori e ha lasciato lui, i fratelli e la sorella al loro destino. Una bruja una volta gli ha detto: “Sarà molto doloroso, ma un giorno, Abel, te lo prometto, nascerai”.

Carla Zanutto

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *