Alla scoperta di Charleston
Charleston: parliamo di questa cittadina americana nel Sud Carolina.
Dove il suo orgoglio principale, a parte dare il nome al famoso ballo, è l’architettura coloniale, le piantagioni do magnolia e il buon cibo.
Questa è la vera America e venire qui è come trasferirsi da Roma o Milano e andare nella frazione più sconosciuta del sud.
E’ una città ricca in una regione molto povera, sono molto conservatori, è tutto una contraddizione; per le strade prima di arrivare al centro si vedono case semplici costruite in legno, molto spartane dall’esterno.
Mentre la strada successiva ti dice che siamo al centro e si iniziano a vedere le vetrine griffate e la gente bianca grassottella che mangia un hot dog vestita super bene; simbolo della contraddizione americana e Charleston racchiude i problemi sociali di un Paese tanto grande quanto diviso in categorie ben definite.
Non mancano di certo i colori e gli eventi più strani, come la maratona di carnevale.
Tutto è ben costruito, tutto è super nuovo, ci sono strade e giardini ancora in costruzione ed tutto è contornato da acqua, tanta acqua da tutti i lati…
Charleston si trova sul mare nella costa orientale degli Stati Uniti che porta fino a Miami.
…ma ci sono tantissimi fiumiciattoli e paludi che ne fanno una città molto particolare e dai paesaggi surreali….
Come la serie televisiva Dowson’s Creek, infatti i corsi d’acqua qui si chiamano proprio Creek!
Charleston è una delle poche città americane dove si coltiva il culto del cibo, del mangiare e della ristorazione in generale.
La vita qui è molto tranquilla: è perfetta in modo superficiale, tutti hanno macchine grandi, per andare nei supermercati grandi con grandi quantità di qualsiasi cosa, la vita costa poco per le cose materiali e anche gli affitti costano poco comparandola con grandi città come New York o Roma.
I paesaggi però sono bellissimi hanno un qualcosa di surreale, di selvaggio.
A parte ai coccodrilli, bisogna stare attenti solo alle distanze, ci sono miglia e miglia da percorrere se si vuole cambiare visione o clima.
E’ sabato mattina, sto bevendo un caffé in un parchetto sul lungomare davanti casa, fa finalmente caldo, c’è un sole meraviglioso e non sono assolutamente sola.
Sono accompagnata da un’orchestra di pappagallini, gabbiani, cornacchie, corvi neri, rumori dei motori delle barche; il fracasso delle pompe della nave che si appresta a sfamare centinaia di turisti affamati, mancano solo i delfini ed il quadretto è perfetto!
Qui è strano, ci sono giornate fantastiche: dovrebbe fare sempre un caldo tropicale, umido, e per questo c’è così tanta vegetazione con foglione enormi e animali strani.
Sono tuttavia abituati ad aspettare la ribellione del vento, come: uragani, tempeste tropicali, cicloni, e loro sono abituati ad essere pronti.
Qui mi rendo conto di quanto l’oceano ci separa e come le esigenze di paesi come Europa e Stati Uniti possano essere diverse e di come una vita nelle campagne toscane possa essere diversa da una vita nelle campagne della Florida o del Texas.