Coronavirus e SARS che cosa accumuna i due virus
Il Coronavirus spiegato nella serie documentario Netflix: Il Coronavirus in poche parole
Il Coronavirus in poche parole nasce da una collaborazione tra Netflix e Vox Media: Vox è una piattaforma di notizie online che offre un accesso gratuito ed una comprensione delle notizie e degli affari di cronaca
LA VOCE NARRANTE DEL DOCUMENTARIO è QUELLA DI J.K. SIMMONS.
Ormai è un virus famoso, come quello di SARS e MERS, perché ha ucciso molte persone.
Ora, questo non è che l’ultimo arrivato in una famiglia di 7 coronavirus che infettano gli umani.
- HCOV-OC43
- HCOV-229E
- HCOV-NL63
- HCOV-HKU1
- MERS-COV
- SARS-COV
- SARS-COV-2
Gli ultimi 3 sono i più famosi, mentre i primi 4 sono i più efficaci. Causano fino a 1/3 dei comuni raffreddori. Sono ovunque.
Infatti, per assurdo, i virus si diffondono meglio, se non fanno ammalare troppo l’ospite
Prendiamo i pipistrelli, sono un ricettacolo di virus perché i virus non li disturbano troppo.
Tuttavia, “possono trasformarsi in nuovi virus una volta saltati all’uomo“, come dice il Dr. Peter Daszak (presidente di EcoHealth Alliance).
E’ ciò che gli scienziati dicono sia successo con la SARS nel 2002.
Come questo coronavirus, la SARS è nata in un mercato di animali vivi in Cina. Trattandosi di una nuova zoonosi, non esistevano né cure ne vaccini. Ma la SARS era molto meno pericolosa di questo coronavirus.
Solo i sintomatici erano contagiosi, perciò è stato più semplice contenerli, mettendo in quarantena solo chi era malato.
La SRAS era anche molto più letale, il che ha impedito al virus di diffondersi.
Una malattia come la SARS uccide il 10% degli infettati e l’immunità sviluppata dai sopravvissuti impedisce nuove reinfezioni.
Alla fine, le uniche persone che il virus può trovare sono quelle già immuni.
A conti fatti, la SARS ha infettato circa 8000 persone in almeno 29 paesi. Di queste sono decedute 774.