Diabete in gravidanza
Diabete in gravidanza: cause, sintomi e cura
Ogni donna incinta pensa, prima di tutto, al benessere del bambino che porta in grembo e vuole tenere sotto controllo la sua salute. Effettuare tutte le visite di controllo, i test di screening prenatale e gli esami di diagnosi prenatale serve proprio a questo, e aiuta le future mamme a vivere più serenamente la gravidanza.
Ѐ importante, però, pensare anche alla propria salute e non solo a quella del bambino; evitando così che si manifestino durante la gravidanza patologie come il diabete gestazionale.
Il diabete diagnosticato per la prima volta durante i nove mesi di gestazione viene definito diabete mellito gestazionale e comprende sia le forme diabetiche la cui insorgenza avviene nei mesi di gravidanza, sia le forme che non erano state diagnosticate prima del concepimento.
Si tratta di una condizione che si sviluppa nel 7-8% delle gravidanze. In questi casi si considera la gravidanza a rischio in quanto aumenta la possibilità di insorgenza di complicanze materno-fetali, come:
- la gestosi ipertensiva
- il distacco della placenta
- il poliamnios (eccesso di liquido amniotico)
- patologie infettive urinarie e vaginali
- il parto prematuro
- l’inerzia uterina durante il travaglio
- l’atonia nel post partum.
Durante i nove mesi di gestazione la placenta secerne vari ormoni che possono contrastare l’effetto dell’insulina.
L’organismo solitamente reagisce incrementando la produzione di insulina ma, se non aumenta a sufficienza, la glicemia nel sangue tende a salire agevolando l’insorgenza del diabete gestazionale.
Molte donne non si accorgono di avere il diabete in gravidanza in quanto si tratta di una condizione che non presenta sintomi evidenti.
Esistono, però, dei casi in cui si può manifestare con un aumento ingiustificato della sete, della diuresi, una perdita di peso, dei disturbi della vista e frequenti infezioni, come le cistiti.
È molto importante sottoporsi a tutti i controlli durante la gestazione, così da riuscire a diagnosticare precocemente la presenza di questa patologia ed evitare conseguenze per la salute sia della madre che del bambino.
Esistono vari fattori di rischio che possono portare al diabete in gravidanza come: familiarità, obesità, sovrappeso, diabete gestazionale in gravidanze precedenti, glicosuria, età della gestante superiore ai 35 anni, nascita di un bambino con un peso superiore a 4,5 kg in una gravidanza precedente ed etnia.
In quest’ultimo caso, il rischio è maggiore per le donne originarie dell’Asia meridionale e del Medio Oriente.
I parametri da considerare per una diagnosi di diabete gestazionale sono: la glicemia a digiuno e due ore dopo i pasti; e i livelli di emoglobina glicata.
Le donne con un rischio più alto devono essere sottoposte a test da carico con glucosio per verificare i valori della glicemia all’inizio, dopo un’ora e dopo due ore dall’assunzione di una soluzione glucosata.
Le donne che soffrono di diabete gestazionale devono seguire una dieta molto simile a quella delle donne incinte che non soffrono di questo disturbo.
Lo scopo è quello di garantire una nutrizione materna e fetale adeguata, fornendo un apporto calorico, vitaminico e minerale adeguato, con l’unica differenza di un costante controllo del tasso glicemico.
La salute delle donne incinte è tanto importante quanto quella dei bambini che portano in grembo. Le visite di controllo e i percorsi di diagnosi prenatale sono fondamentali.
Il test del DNA fetale è un test di screening non invasivo; che le future mamme possono effettuare già a partire dalla decima settimana di gravidanza.
Con un tasso di affidabilità del 99,9% nella rilevazione delle principali anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down, la sindrome di Edwards e la sindrome di Patau.