“Goccia a goccia nasce il fiume”: storia di speranza indiana
Goccia a goccia nasce il fiume.
La trama
Mamta ha vent’anni ed è giudicata troppo “vecchia” per avere un marito. Vive delle storie che le racconta la mamma, Lata Bai. Con lei ha un rapporto di riverenza in quanto figlia, ma al contempo di affetto. Non sa che le storie che le racconta la madre troppo spesso sono edulcorate rispetto alla realtà che la circonda. “Goccia a goccia nasce il fiume” è un racconto crudo di un storia difficile da sopportare.
Lei non è bella come la sorella, che in giovane età è riuscita ad avere un marito, coronando anche il suo personale sogno d’amore. Mamta ha una voglia rossa sulla fronte che la rende meno appetibile. Ad un certo punto, però, la sua vita prende una svolta. Un giovane si interessa a lei e la ragazza inizia ad immaginare una vita coniugale che la strappi dalla miseria in cui è cresciuta, quella stessa realtà in cui sua madre per dare alla luce l’ennesima figlia si allontana di casa con qualche straccio ricavato da un sari per avvolgere il corpicino appena nato. Anche queste sono le storie cui Mamta è abituata e che lentamente scompariranno dalla sua vita.
<<Da oggi in poi Mamta sarà payata, l’altra, e se avrà bisogno di aiuto o conforto non potrà cercarlo nella madre perché apparterrà a qualcun altro>>, pensa la mamma Lata Bai, affidando la speranza alle divinità.
Mamta sogna…
Per la ragazza con la macchia rossa si apre però un calvario anziché una vita d’amore con il proprio marito, in cui dimostrerà la propria grande forza che determinerà la seconda parte del libro. Un vero e proprio spaccato di vita indiana in cui “goccia dopo goccia” la speranza si farà maestra nell’indicare il percorso da seguire.
Il romanzo è stato scritto da Dipika Rai, giornalista indiana freelance, che proprio con questo libro si immette a gamba tesa nel panorama della letteratura indiana contemporanea.
Un libro da consigliare non solo sotto l’ombrellone, ma, certamente, da leggere con la matita in mano per sottolineare passaggi importanti che dettano la differenza tra la vita a cui siamo abituati nel mondo occidentale e quella difficile cui molte donne indiane sono sottoposte a seguito di matrimoni combinati per togliere un peso economico alla propria famiglia di origine.
Manuela Prestifilippo