Per certificare la bandiera blu si segue innanzitutto la norma Uni-En Iso 9001:2015.

Vengono prese in considerazione le analisi dell’Arpa che vengono effettuate dal ministero della Salute e da quello dell’Ambiente nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio.

Gli indicatori che vengono monitorati e che contribuiscono al un “punteggio” finale che determina l’assegnazione della bandiera blu sono 32.

Si tratta di un modo per; certificare la bellezza della località, incentivare i comuni costieri a prestare grande attenzione al loro patrimonio naturale, turistico e valorizzarlo.

Tra i criteri considerati vi sono: la funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione degli allacci fognari, la gestione dei rifiuti, la presenza di servizi urbani come: piste ciclabili, aree pedonali, accessi facilitati al mare anche per carrozzine e  strutture turistiche adeguate.

La Liguria è la regione con il maggior numero di bandiere blu, ben 30 . A seguire troviamo la Toscana con 19 località, e la Campania, con 18. E poi ancora, Marche con 15, Sardegna con 14, Puglia con 13, Calabria con 11, Lazio con 9, Veneto con 8, Emilia Romagna con 7;  7  alla Sicilia, 5 alla Basilicata, 2 al Friuli Venezia Giulia e infine 1 al Molise.

Invece per 4 spiagge: Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rodi Garganico e Melendugno hanno perso la bandiera blu.