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Interviste

Greta Volpi: green content creator

Greta Volpi sensibilizza le persone alle tematiche ambientali sviluppando consapevolezza a 360 gradi

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Greta Volpi è una green content creator che condivide nei social contenuti con tematiche legate alla crisi climatica  ispirando le persone ad intraprendere uno stile di vita più sostenibile. Nei suoi canali social è conosciuta con il nickname @greenonthebeam

Greta parlaci di te, del tuo percorso professionale e di come è nato l’interesse per la sostenibilità.

Il mio interesse per la sostenibilità è nato durante l’università, mentre frequentavo un corso di comunicazione aziendale dedicato al greenwashing. Questo corso mi ha aperto gli occhi sui modi in cui le aziende cercano di apparire sostenibili senza realmente esserlo, e da quel momento ho iniziato a informarmi sempre di più sulle tematiche legate alla sostenibilità e al mio impatto sul Pianeta.
Dopo la laurea, ho iniziato a lavorare nel settore della moda, seguendo le orme della mia famiglia, che ha sempre lavorato in questo ambito. Tuttavia, con il tempo, mi sono resa conto di quanto l’industria della moda fosse impattante e insostenibile. Questa consapevolezza mi ha portato a fare una scelta difficile: ho deciso di lasciare quel lavoro per cercare di orientarmi verso un settore più in linea con i miei valori.
Da allora, ho continuato a studiare e formarmi, con l’obiettivo di lavorare il più possibile nell’ambito della sostenibilità. Il mio percorso professionale è stato quindi caratterizzato da un continuo apprendimento e da un forte impegno nel cercare di contribuire a un futuro più sostenibile.

Come hai iniziato la tua attività nei social?

Ho iniziato la mia attività sui social perché sentivo un forte bisogno di esprimere la mia passione e il mio interesse per le tematiche legate alla sostenibilità. In quel periodo, non riuscivo ancora a farlo pienamente attraverso il mio lavoro, e sentivo che mancava uno spazio in cui potessi condividere le mie conoscenze e il mio punto di vista.
Inoltre, molte persone intorno a me cominciavano a chiedermi consigli e dritte su come vivere in modo più sostenibile. Questo mi ha fatto riflettere su quanto fosse importante diffondere queste informazioni a un pubblico più ampio. Così, ho deciso di aprire i miei canali social, con l’obiettivo di raggiungere più persone possibili e contribuire a creare una maggiore consapevolezza su questi
temi.  

La tua comunicazione viaggia nel web spaziando dai social, come Instagram e TikTok: in che modo sensibilizzi il tuo pubblico sui temi legati alla crisi climatica e la sostenibilità?

Sensibilizzo il mio pubblico sui temi legati alla crisi climatica e alla sostenibilità attraverso diversi approcci. Utilizzo i social, come Instagram e Tik Tok, per creare contenuti che siano coinvolgenti e informativi. Attraverso video e storie, condivido le mie esperienze personali, cercando di mostrare come la sostenibilità può essere integrata nella vita di tutti i giorni!
Mi impegno a realizzare video sia divulgativi, per spiegare concetti complessi in modo semplice, sia con un approccio più pratico, offrendo suggerimenti concreti su come adottare comportamenti più sostenibili. Un altro aspetto importante della mia comunicazione è il dialogo con la mia community.
Cerco sempre di instaurare conversazioni che siano arricchenti, creando uno spazio dove le persone possano confrontarsi, porre domande e condividere le loro esperienze e i loro dubbi. 

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Secondo te la comunicazione tramite i social presenta anche degli aspetti negativi oltre a quelli positivi?

Sì, la comunicazione sui social presenta sicuramente degli aspetti negativi oltre a quelli positivi.
Purtroppo, capita di dover affrontare odio online, bullismo e prese in giro. Le persone spesso si sentono attaccate e giudicate, anche se il mio obiettivo non è mai quello di giudicare, ma piuttosto di raccontare le mie esperienze e condividere il mio punto di vista. Cerco sempre di sottolineare che ogni passo nella direzione giusta conta, e che non è necessario essere perfetti, ma è importante impegnarsi ogni giorno per fare qualcosa di buono.
Inoltre, la creazione di contenuti su temi come la crisi climatica può essere stressante. È necessario rimanere aggiornati su notizie spesso negative, e questo può portare al rischio di sviluppare ecoansia. È una sfida costante mantenere un equilibrio e non farsi sopraffare.
Un altro aspetto difficile è il fatto che, trattando tematiche complesse e non sempre divertenti, si viene a volte etichettati come “pesanti”. Inoltre, la soglia dell’attenzione sui social è sempre più bassa, il che rende ancora più complicato catturare l’interesse delle persone su argomenti che richiedono riflessione e approfondimento. Tuttavia, credo fermamente nell’importanza di sensibilizzare su questi temi e continuo a cercare modi creativi per farlo!

Greta è vero che i piccoli gesti quotidiani possono davvero fare la differenza? Anche se il concetto di comodità è del tutto soggettivo, come si può conciliare comodità e sostenibilità?

Sì, i piccoli gesti quotidiani possono davvero fare la differenza, ne sono fermamente convinta!
Quando sommati a quelli di tante altre persone, creano una catena di impatto positivo che può influire significativamente sul nostro pianeta. Ogni azione, per quanto piccola, contribuisce a un cambiamento più grande.
Per quanto riguarda la conciliazione tra comodità e sostenibilità, credo che sia importante ripensare il concetto stesso di comodità. La vera comodità può essere trovata nel rispetto dell’ambiente e in un modo di vivere più armonioso con esso. Questo significa eliminare il superfluo e concentrarsi su ciò che è essenziale. Paradossalmente, questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma può anche migliorare il nostro benessere personale e permetterci di risparmiare. Vivere in modo più semplice, meno consumistico e consapevole può portare a una sensazione di maggiore soddisfazione e armonia con noi stessi e con il mondo che ci circonda. 

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Sei da poco tornata dal cammino di Santiago, cosa ti ha spinto a compiere questa impresa e cosa ha rappresentato per te questo viaggio?

Il Cammino di Santiago ha rappresentato per me un ritorno all’essenziale. Durante il viaggio, hai solo poche cose nello zaino, e queste devono bastarti. Ogni oggetto in più diventa un peso fisico che devi portare sulle spalle, il che ti insegna a distinguere ciò che è davvero necessario da ciò che è superfluo.
Questo ti fa apprezzare le piccole cose e ti permette di concentrarti completamente sull’obiettivo che ti sei prefissata.
Una delle cose più belle di questo viaggio è stata la connessione autentica con le persone. Sul cammino, non importa come sei vestita, quanto guadagni o da dove vieni. Quello che conta è chi sei come persona e la tua storia. Questa semplicità nei rapporti umani è straordinaria e ti fa sentire parte di una comunità sincera e solidale!
Inoltre, viaggiare in modo lento e sostenibile lungo il Cammino ti permette di sviluppare una connessione profonda con l’ambiente. Ogni singolo momento diventa prezioso, e impari ad apprezzare la bellezza di ciò che ti circonda in modo più consapevole. Questo viaggio è stato un’esperienza trasformativa, che mi ha dato una forza interiore che non sapevo di avere e mi ha insegnato a vivere in modo più semplice e autentico.

Carla Zanutto 

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