I più eleganti del Royal Wedding
I più eleganti del Royal Wedding
Vip e aristocrazia al Royal Wedding dell’anno
Il 19 maggio 2018 è arrivato e volato in un lampo, con gli occhi del mondo puntati sul Castello di Windsor. Qui il principe Harry ha sposato l’attrice Meghan, smontando convenzioni e tradizioni. E ha aggiunto un nuovo Royal Wedding da inserire tra i “memorabili” di cui si è parlato qui.
Dopo settimane di polemiche, eccoci al fatidico giorno.
Social media e stampa si sono concentrati sugli abiti di alcune delle ospiti più celebri che hanno “sfilato” nel cortile del castello.
Il giallo del vestito di Stella McCartney indossato da Amal Clooney ha lasciato in molti senza fiato. Il Versace rosa attillato di Serena Williams forse ci ha un po’ perplesso, così come (l’ennesimo) riciclo della Duchessa di Cambridge. Quel cappotto è stato visto per la prima volta nel 2015 al battesimo di Charlotte e deve piacerle davvero tanto, se lo rimette al matrimonio del cognato!
Ha spiazzato tutti Lady Kitty Spencer, la cuginetta dello sposo, in Dolce e Gabbana. Distinta come una regina ed elegante come una diva, Kitty è già popolarissima su Instagram e il verde smeraldo indossato a Windsor l’ha resta la favorita di tutti.
Lady Kitty ha quasi offuscato la radiosa bellezza della sposa.
Una (forse troppo) candida seta di Givenchy, disegnata dalla londinese Clare Waight Keller. La semplicità dell’abito di Meghan è stata però impreziosita dai 5 metri di velo. Non un semplice velo. Infatti su di esso sono rappresentati i fiori emblemi dei cinquantatre paesi del Commonwealth. A questi se ne aggiungono due: il calicanto d’inverno, che cresce di fronte alla futura dimora dei Duchi di Sussex a Kensington Palace, e il papavero della California, che ricorda le origini statunitensi della sposa.
Her Majesty ha prestato a Meghan una tiara particolare, vista raramente. L’ultima volta la indossò la Principessa Margareth nel 1965. Si tratta della Queen Mary’s Lozenge Bandeau, appartenuta alla Regina Mary, nonna di Elisabetta II, che spesso la usava inserendo anche le perle nella parte superiore.
Meno casto e più vivace l’abito con cui la neo duchessa si è recata al ricevimento della sera, ospitato dal Principe Carlo a Frogmore house: uno scollo all’americana in leggerissimo (e ancora bianchissimo) crepe di seta firmato Stella McCartney.
Tutti gli uomini del Royal Wedding
Mentre per la dame il confronto e la critica sono sempre facili e veloci, per gli uomini ci vuole un attimo di concentrazione, “tanto sono tutti in tight”. Non proprio tutti.Lo sposo era in alta uniforme, come richiede la tradizione britannica. Indossava quella di ufficiale dei Blues and Royals della cavalleria di Sua Maestà, di cui ha il grado di capitano. Chi aveva scommesso che avrebbe tenuto la barba, ha vinto. Un piccolo colpo all’etichetta, che imporrebbe di toglierla. Ma Harry sa che quella barba rossa fa almeno il 70% del suo charme!
Anche il Duca di Cambridge, testimone del fratello, era in alta uniforme. La stessa ricordata nei vestiti dei quattro paggetti. Tra di loro il principino George, meno a suo agio della sorella Charlotte, che ha conquistato tutti, salutando la folla all’uscita dalla cappella.
George Clooney il tight lo ha lasciato a casa. Probabilmente il solo modo che aveva per farsi notare era non metterlo e così lasciar parlare di sé. Non stava male con l’abito grigio, certo, ma era perfetto per un pic-nic formale in campagna, non per un Royal Wedding.
In grigio anche il Principe del Galles, ma impeccabile. Ha accompagnato la sposa per parte della navata, in assenza del consuocero (operato al cuore pochissimi giorni fa, secondo un Twitt di Kensington Palace). E forse è andata bene al padre di Meghan, che si è risparmiato il confronto con l’eterno erede al trono britannico, considerato uno degli uomini più eleganti del Regno Unito.
Molto distinto il marito di Pippa Middleton, James Matthews. Con il suo gilet carta da zucchero dà colore al tight, come usa fare ai matrimoni inglesi.
David Beckham è piaciuto moltissimo, ma non per l’abito. Non era tagliato male, ma si vede che lui non era a proprio agio. Si sentiva stretto e si muoveva male.Diciamocelo: stava meglio con i calzoncini sui campi da calcio o davanti all’obiettivo come modello di H&M.
Caterina Pascale Guidotti Magnani