Cultura

GDPR… ma cos’è veramente?

Il 25 Maggio 2018 trova applicazione il GDPR n. 679/2016 in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Pensate che il GDPR sostituisce l’attuale Direttiva 95/46/EC sulla Protezione dei Dati che risale al 1995.

Ma quali sono le novità? Vediamole assieme passo passo…

GDPR
1. Prima di tutto l’informativa dovrà essere semplificata e trasparente, ciò al fine di renderla comprensibile. Non ci dovranno essere riferimenti normativi al fine di ottenere un consenso realmente informato. Nell’informativa, inoltre, dovrà essere indicata l’origine dei dati e il tempo di conservazione previsto per gli stessi.


2. Con riferimento al consenso, viene introdotto il principio dell’inequivocabilità del consenso; dovrà essere fornito in forma chiara e affermativa, per cui non vale la regola del silenzio assenso.


3. È stata introdotta la figura del DPO: responsabile della protezione dei dati. A tal riguardo l’articolo 37 del GDPR afferma che:

“Tutti gli enti pubblici devono nominare un responsabile della protezione dei dati. Un DPO sarà richiesto inoltre laddove le attività principali del “controller” o del “processore” di dati prevedano “un monitoraggio regolare e sistematico su larga scala delle persone interessate”, o qualora la società svolga attività di elaborazione su larga scala di “categorie particolari di dati personali”.

Ovviamente non tutti saranno chiamati a nominare un DPO, ma solo nel caso di un soggetto pubblico o privato, che tratti i dati su larga scala.

N.B.: non tutti possono ricoprire questo ruolo ed è necessario che il professionista abbia una “conoscenza approfondita della normativa sulla protezione dei dati e delle pratiche connesse.


4. Il GDPR specifica chiaramente la possibilità per l’utente di esercitare il diritto all’oblio.


5. Sarà possibile richiedere la portabilità dei dati in un formato utilizzabile ed elettronicamente trasmissibile ad un altro sistema di elaborazione.


6. Non ci sarà più la notificazione al Garante ma verrà introdotto il registro dei trattamenti. In pratica, il titolare o il responsabile del trattamento, dovranno mettere a disposizione delle autorità questo registro.

 

Angela Patalano

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