Il vino per l’estate: lo spumante
Il vino eleva l’anima e i pensieri facendo allontanare le inquietudini dal cuore dell’uomo.
Per tanto tempo ho ignorato la poesia del vino, poi un giorni è successo ed è stato amore. Quando il nettare degli Dei scivola nel mio bicchiere, qualcosa brilla, è il territorio, è il sole, è la mano dell’uomo… no, non è semplice uva!
E’ poesia che parla di colori, fiori, frutta, spezie, profumi.
Ognuno ha il suo carattere: giovale, austero, frizzante, morbido e setoso, sta a noi carpirne i segreti e saperlo abbinare perchè scegliere il vino giusto per ogni portata è frutto di un’abilità sensoriale che sa riconoscere le più piccole sfumature sia del cibo che del vino.
Quando il vino è nel nostro bicchiere si apre un mondo, credo che sia la migliore pozione magica: con il suo potere afrodisiaco predispone il cuore alla felicità e l’animo al godimento, disinibisce, rilassa, rallegra.
Ma se il segreto per il giusto abbinamento al cibo va per concordonza o contrapposizione a me piace pensare allo stesso principio e abbinarlo alle stagioni e allora cosa bere in estate?
La stagione dell’amore, della pelle baciata dal sole. La stagione dei frutti maturi e dei colori accesi: l’arancio delle albicocche, il rosso delle ciliegie, dell’anguria. Le stagioni dei profumi che inebriano l’aria, l’anima e pervadono i sensi. La stagione dei giorni infuocati e delle notti limpide e stellate. La stagione briosa e effervescente che ritrovo in un calice di spumante dalle bollicine inebrianti e persistenti.
Bollicine, bollicine e ancora bollicine per brindare all’amore, alla vita, al giorno che finisce, alla notte che comincia; perché cosa c’è di più romantico che restare incantatati da un tramonto sul mare con un calice freddo di “Spumante Metodo Classico?”
Intrigante, fresco, fruttato, di equilibrata acidità, pieno in bocca e di buona persistenza, nel bicchiere troviamo il sole caldo e dorato, la mineralità del terroir e l’amore dell’uomo che ha accarezzato e accudito la vite per poi raccogliere le uve mature e procedere alla loro spremitura soffice per poi far rifermentare il loro succo, senza fretta in bottiglia.
Una sapiente arte frutto di un antica tradizione come la Riserva Nobile D’Araprì, vincitore di #radicidelsud2017.
Un particolare Millesimato ottenuto unicamente da uve Bombino Bianco e vinificato in botte di rovere.
Il Millesimato con il suo colore oro scintillante e i suoi profumi avvolgenti ci conquista con un piacere gustativo indimenticabile, da gustare da solo o a tutto pasto.