Jumanji: benvenuti nella giungla
Jumanji: Benvenuti nella giungla. Il kolossal fantasy che è arrivato nelle sale il 1 gennaio.
Sono passati più di 20 anni dall’uscita del film Jumanji, uno dei lavori più amati di Robin Williams, che interpreta un uomo cresciuto nella giungla dopo essere stato risucchiato all’ interno di un gioco da tavolo.
Jumanji non era solo un film d’avventura, ma un racconto dove l’impossibile diventava possibile.
Come ogni remake, anche “Jumanji: benvenuti della giungla“, è stato accolto da reazioni contrastanti.
Chi si è detto contrario al rifacimento di un vero e proprio classico anni 80, che vantava l’interpretazione di un inimitabile Robbin Williams, e chi invece si è manifestato entusiasta nel vedere la storia riadattata ai nostri tempi.
Stesso incipit. Ritrovamento casuale di un gioco.
Non si tratta però più di un classico gioco da tavolo, bensì di una consolle elettronica. Videogioco trovato per caso da quattro ragazzi delle scuole superiori che in punizione riordinano un archivio scolastico.
Quello che i ragazzi non sanno è che all’interno di Jumanji tutto è assolutamente reale e prendere parte al gioco significa portarlo a termine fino alla vittoria o alla morte.
Entra sempre più in gioco il mondo dei videogame regalando ai vari personaggi vite extra e game over.
I protagonisti Spencer (Dwayne Johnson), Bethany (Jack Black), Fridge (Kevin Hart) e Martha (Karen Gillan) entreranno nella giungla nei panni dei loro avatar.
Non più la giungla che invade la città, ma i giocatori che entrano nella giungla.
Anche il questo sequel c’è un antagonista da sconfiggere, il cacciatore Van Pelt (Bobby Cannavale).
Un film a detta della critica, meno carismatico e dal contenuto molto più leggero rispetto all’originale.
Personaggi racchiusi nei soliti stereotipi del nerd , della secchiona, della ragazzina più bella della scuola e del campione sportivo.
Insomma una pellicola a volte tacciata di banalità e di divertimento circoscritto solo ad un target specifico di ragazzini.
Non manca però anche la critica positiva. Jumanji viene descritto come un intrattenimento molto divertente che non esagera col voler essere nostalgico nei confronti dell’originale.
Insomma non ci resta che correre al cinema a vedere questo Jumanji “rivisitato” in chiave moderna.
Federica Donati