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L’uomo invisibile di Ralph Ellison

L’uomo invisibile è un romanzo scritto da Ralph Ellison pubblicato nel 1952

Spesso confuso con la novella di fantascienza di H.G. Wells con quasi lo stesso nome (sottraendo semplicemente un “The”).

L’uomo invisibile di Ralph Ellison è un romanzo rivoluzionario nell’espressione dell’identità per il maschio afroamericano.

L'uomo invisibile
Il narratore del romanzo, un uomo che non è mai stato nominato ma crede di essere “invisibile” agli altri socialmente, racconta la storia del suo passaggio dal Sud al college e poi a New York City.

Prologo

Io sono un uomo invisibile. No, non sono uno spettro, come quelli che ossessionavano Edgar Allan Poe; e non sono neppure uno di quegli ectoplasmi dei film di Hollywood. Sono un uomo che ha consistenza, di carne ed ossa, fibre e umori, e si può persino dire che posseggo un cervello. Sono invisibile semplicemente perché la gente si rifiuta di vedermi: capito? Come le teste prive di corpo che qualche volta si vedono nei baracconi da fiera, io mi trovo come circondato da specchi deformanti di durissimo vetro. Quando gli altri si avvicinano, vedono solo quel che mi sta intorno, o se stessi, o delle invenzioni della loro fantasia, ogni e qualsiasi cosa, insomma, tranne me.

In ogni luogo si trova ad affrontare avversità e discriminazioni estreme, cadendo dentro e fuori dal lavoro, dalle relazioni e dai discutibili movimenti sociali in una mentalità ribelle ed eterea.

Il romanzo è famoso per il suo stile surreale e sperimentale di scrittura che esplora il simbolismo che circonda l’identità e la cultura afroamericana.

L’uomo invisibile ha vinto il National Book Award degli Stati Uniti per la narrativa nel 1953.

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