Navid Tarazi: il fotografo creator di Doggo Daiily
Navid Tarazi è il fotografo dei cani più famoso del web e tutti vorrebbero incontralo
Navid Tarazi è il fotografo iraniano che ha creato il progetto Doggo Daiily. Nei suoi video le persone raccontano il legame che hanno instaurato con i loro cani. Due milioni di follower sui social, è da poco stato eletto Piemontese dell’anno.
Navid, raccontaci di te e della tua passione per la fotografia: è cominciata per caso o per lavoro?
Beh, mio padre è fotografo, quindi sono cresciuto circondato da macchine fotografiche e fotografia. Mi dava delle macchine fotografiche usa e getta e io scattavo con quelle. Ho comprato la mia prima macchina fotografica a 19 anni e ho iniziato a scattare per passione. A 20 anni ho trasformato questa passione in un lavoro, facendo ritratti alle persone per guadagnare qualcosa. A 21 anni avevo già imparato a fare video e realizzavo contenuti pubblicitari per brand. Poi è arrivata la pandemia e ho deciso di trasferirmi all’estero.
Qui volevo continuare quel lavoro, ma per me era difficile fare connessioni perché non parlavo italiano. Venendo da un paese dove raramente si vede un cane vivere in famiglia, sono rimasto sorpreso dal numero di cani a Torino. Erano tutti bellissimi e io non sapevo nulla di loro. Non riuscivo a distinguere un Labrador da un Golden Retriever. Così ho memorizzato alcune frasi come “Posso fare una foto al suo cane?” e ho iniziato a chiederlo alla gente.
Quando fotografavo i cani e le persone rispondevano alle mie domande, non capivo nulla e annuivo fingendo di capire. Poi tornavo a casa, usavo Google Translate e riguardavo i video per capire cosa avevano detto. Così ho imparato l’italiano, poco alla volta. Ho iniziato a pubblicare questi video sui social e sono cresciuto rapidamente su TikTok. Fin dal primo giorno, mi sono promesso di pubblicare un video al giorno, qualunque cosa accadesse, e ho mantenuto questa promessa per due anni, tranne un giorno in cui ero davvero molto malato.
Quando hai iniziato, eri già consapevole delle potenzialità di questo progetto o te ne sei reso conto un po’ alla volta, man mano che cresceva?
Facevo video commerciali, quindi sapevo che tipo di contenuti funzionano bene sui social. Ero molto contento dei risultati dopo il primo video che ho realizzato. Sapevo però che nulla arriva senza costanza, quindi ho deciso di non guardare le visualizzazioni o i like per un anno e di continuare a creare contenuti, poi avrei deciso se proseguire o meno. Per fortuna, dopo un mese avevo già raggiunto 4.000 follower. In quel momento ho pensato: “Sì, arriverò a 100.000 follower in un anno.” Non mi sarei mai aspettato di arrivare a un milione già nel primo anno.
So che hai visitato qualche canile nel Torinese. Che cosa ti hanno lasciato queste esperienze?
Queste visite mi ricordano quanto sia importante dare voce ai cani che non ne hanno una. Ho incontrato tanti volontari che dedicano la loro vita a queste povere anime. Hanno davvero un cuore d’oro. Continuerò a visitare i canili e a raccontare le loro storie, dando loro spazio sui social.
Navid, penso che il tuo profilo sia uno dei più belli ed emozionanti di Instagram. La frase con cui esordisci, “Scusi, posso fare una foto al suo cane?”, è diventata il marchio di post che, grazie alle tue foto meravigliose, raccontano i rapporti incredibili tra cani e persone come compagni di vita. Ho letto che hai un nuovo progetto: raccogliere queste storie in un libro. Ce ne vuoi parlare?
Sì! L’idea del libro è nata in modo naturale. Dopo pochi mesi dall’inizio del progetto, qualcuno ha scritto nei commenti: “Perché non fai un libro con tutte queste storie?” e ho pensato: “Che bella idea!” Così ho iniziato a raccogliere le storie migliori e le foto, e presto pubblicherò il libro. Voglio che sia qualcosa che faccia sorridere le persone, riflettere e sentirsi connesse al mondo meraviglioso dei cani. È un tributo a tutti i cani che ho incontrato e alle lezioni che mi hanno insegnato.
Oltre al libro, hai altri progetti per il futuro?
Sto pensando anche di organizzare una mostra fotografica per esporre alcune delle mie immagini e storie preferite. Sarebbe fantastico creare uno spazio fisico dove le persone possano immergersi in queste storie. Vorrei anche girare diverse città italiane per fotografare altri cani e continuare a scoprire nuove storie.
Grazie a Navid Tarazi!
2 commenti
Rossella Nigro
Ho appena perso il mio adorato barboncino e Navid mi aiuta a superare il dolore, grazie Navid sei un’anima meravigliosa
Rossella
Bologna
Bonnie
<3