Ora legale
Puntuale come un orologio svizzero, torna tra di noi l’odiata o amata ora legale.
Odiata perché ci fa dormire un’ora in meno, amata perché ripartiranno le passeggiate serali (con annessi aperitivi) dopo il lavoro.
Alle ore 2.00 di stanotte si dovrà portare l’orologio avanti di 60 minuti, fino alla notte tra il 24 ed il 25 ottobre.
Ma che cosa comporta questo slittamento temporale?
Innanzi tutto un risparmio stimato dei consumi di energia elettrica pari a 555,8 milioni di kilowattora. Si tratta di una quantità di energia corrispondente al fabbisogno annuo medio di circa 200 mila famiglie.
Ma a noi? Che succede al nostro fisico?
Non mancheranno episodi di affaticamento, irritabilità, cefalee, e soprattutto problemi di insonnia, per il 15 per cento degli italiani, 9 milioni in tutto. A quanto pare, l’ora di luce in più infatti potrebbe causare difficoltà nell’addormentamento. Vediamo quindi come prevenire questi possibili problemi. Il segreto è mantenere invariata l’ora di sveglia al mattino per qualche giorno in modo da mantenere la regolarità del ritmo veglia-sonno (anche se questo molto spesso non è possibile); oppure di anticipare il risveglio gradualmente, nei giorni antecedenti al cambio dell’ora.
Ecco alcuni consigli sull’alimentazione: acqua e limone appena svegli per depurarsi e qualche mandorla contro la spossatezza, nonché pasta, riso, orzo e pane per combattere l’insonnia. Questo è quanto indicato dalla Coldiretti Lombardia, definendolo un menu toccasana per affrontare il ‘jet lag da cuscino‘, ossia gli effetti del passaggio all’ora legale. Coldiretti ha spiegato che l’alimentazione aiuta ad affrontare meglio il ritmo del dormiveglia e il cambio da una stagione all’altra.
Per chi vuole provare….