Prevenzione del Glaucoma: l’arma più efficace per combatterlo
Rispetto a molte altre questioni mediche, la cura degli occhi è un aspetto talvolta trascurato, ma che non dovrebbe essere mai preso sottogamba. Sottoporsi a visite regolari non significa infatti tenere sotto controllo solo i difetti della vista, verificando eventuali peggioramenti da correggere, ma anche prestare attenzione ad altre possibili patologie che coinvolgono l’apparato visivo. Tra questi c’è il glaucoma, un problema che passa spesso inosservato, ma che può compromettere seriamente la salute degli occhi.
Cos’è il glaucoma?
Il glaucoma è una malattia degli occhi che causa una graduale lesione del nervo ottico, con una conseguente degenerazione della vista, dapprima come offuscamento del campo visivo periferico, e in seguito – se non adeguatamente curata – come perdita della vista totale.
Poiché si tratta di una patologia importante, ma difficile da individuare senza il parere di un esperto, è cruciale sottoporsi a screening regolari presso il proprio oculista di fiducia, che potrà verificare lo stato di salute dell’occhio attraverso test di vario tipo. È inoltre molto importante adottare uno stile di vita sano e alcuni piccoli accorgimenti per la prevenzione del glaucoma.
Tipologie di glaucoma
Non esiste un solo tipo di glaucoma, ma una serie di patologie caratterizzate da tratti e condizioni diverse. Se ne possono distinguere 5 principali:
- Glaucoma ad angolo aperto primario: il più comune tra i pazienti anziani. Progredisce lentamente, interessando soprattutto la visione periferica.
- Glaucoma ad angolo chiuso: coinvolge principalmente i pazienti adulti, con un’insorgenza graduale o improvvisa. Le forme acute possono manifestarsi con un rapido aumento della pressione oculare e un dolore improvviso.
- Glaucoma secondario: causato da pregresse patologie, come ipertensione, diabete, tumori oculari, problemi endocranici o traumi, oppure provocato dall’assunzione di farmaci.
- Glaucoma normotensivo: condizione dell’occhio che non prevede un’alterazione della pressione oculare, ma che presenta comunque una lesione del nervo ottico.
- Glaucoma congenito: forma piuttosto rara, si manifesta nei bambini piccoli a causa di un anomalia oculare.
Cause e sintomi del glaucoma
Come anticipato nel paragrafo precedente, le cause del glaucoma possono essere svariate. Quella scatenante avviene a livello del funzionamento dell’occhio. Quest’ultimo contiene infatti un liquido che mantiene equilibrata la pressione oculare, l’umore acqueo. Quando questo fluido non circola in maniera corretta e bilanciata, la pressione dell’occhio si alza e compromette il nervo ottico e la retina, causando il glaucoma.
A rendere particolarmente difficile diagnosticare il problema è il fatto che i sintomi del glaucoma restano inizialmente nascosti, manifestandosi solo nelle fasi avanzate della patologia, e con segnali diversi. Nel glaucoma più comune (primario ad angolo aperto), i fastidi sono pochissimi e l’offuscamento del campo visivo laterale è talmente lento e graduale da non essere evidente. Per questo motivo le visite oculistiche di routine sono cruciali per individuarlo.
Il glaucoma ad angolo chiuso è invece quello più fulmineo e doloroso, con sintomi irregolari quali fitte improvvise, arrossamenti, nausea e mal di testa, ma anche abbassamento o perdita della vista (da uno o da entrambi gli occhi) e percezione di aloni intorno alle luci. Ignorare i sintomi del glaucoma – causati in genere da una forte ipertensione oculare – può essere molto pericoloso, poiché causa una degenerazione costante della vista.
Ci sono poi il glaucoma secondario e quello congenito: il primo si manifesta con offuscamenti e aloni, mentre il secondo – molto difficile da individuare proprio per la giovanissima età dei pazienti – causa in genere lacrimazione, fotosensibilità e strabismo.
Rischio di cecità e impatto sulla qualità della vita
La prevenzione del glaucoma e una diagnosi precoce sono molto importanti per evitare le conseguenze peggiori di questa patologia. Nella maggior parte dei casi esso non impatta in modo drastico sulla qualità della vita, ma causa qualche difficoltà a chi ne soffre, con i seguenti disturbi:
- Abbassamento della vista, soprattutto laterale
- Sensibilità alla luce e abbagliamenti
- Possibile difficoltà nella guida
- Fastidio in ambienti caldi
- Aumento della pressione durante i viaggi in aereo
- Secchezza oculare
- Visione offuscata.
- Possibili problematiche in gravidanza
Sebbene questi aspetti possano essere affrontati con un po’ di attenzione e con l’aiuto di specialisti, il rischio che più spaventa i pazienti affetti da glaucoma è la cecità. Si tratta di un rischio esistente, seppur non automatico e con tempistiche piuttosto lente. Un paziente affetto da glaucoma potrebbe rendersi conto di una graduale perdita della vista anche molto tardi, mentre nei casi di glaucoma acuto può avvenire in poche ore, motivo per cui va considerato una vera e propria emergenza medica da trattare nell’immediato.
I fattori di rischio per il glaucoma
Oltre ai veri e propri fattori scatenanti del problema – è importante tenere conto degli aspetti che espongono di più l’individuo al glaucoma, ossia i fattori di rischio, che possono essere modificabili o indipendenti dalla volontà del paziente.
Età, ereditarietà e altri fattori non modificabili
Non sempre il glaucoma è una condizione medica evitabile, poiché può dipendere da fattori indipendenti dallo stile di vita del paziente, come l’età o l’ereditarietà.
In genere i soggetti più predisposti a soffrirne sono i pazienti di età superiore a 60 anni, nonché chi presenta una parentela diretta con pazienti affetti dalla malattia.
Oltre ai fattori genetici del glaucoma, è a rischio anche chi presenta una cornea dallo spessore più sottile rispetto alla norma, così come chi ha subito dei traumi agli occhi o interventi.
Fattori di rischio modificabili e stili di vita
Fatta eccezione per i fattori ereditari, il paziente può avere un ruolo importante nella prevenzione di questa malattia, o quanto meno nell’abbassamento del rischio, poiché esiste una relazione tra stile di vita e glaucoma, nonché tra alimentazione e glaucoma.
Oltre alla miopia, infatti, le problematiche cardiovascolari, l’ipertensione o il diabete aumentano il rischio di sviluppare questa patologia, così come può essere un notevole fattore di rischio l’uso prolungato di farmaci a base di cortisone. Per la prevenzione del glaucoma è inoltre opportuno seguire una dieta sana, equilibrata e completa.
Diagnosi precoce: l’importanza degli esami regolari
Poiché il glaucoma può essere definito una patologia silente – difficile da individuare se non nelle sue fasi acute, dolorose o avanzate – c’è un solo modo determinate per diagnosticarlo in modo certo e agire in tempo: sottoporsi a visite oculistiche regolari e approfondite.
Esami per rilevare il glaucoma in fase iniziale
Malgrado una visita di routine sia fondamentale per fare una diagnosi di glaucoma nelle sue prime fasi, un esame basilare della vista non è sufficiente. Nello specifico, l’iter per l’individuazione della patologia prevede:
- Esame del campo visivo: un test – anche detto perimetria – che si effettua tramite l’individuazione di puntini luminosi intermittenti da parte del paziente, in modo da valutare se il campo visivo presenta delle mancanze.
- Misurazione della pressione: la pressione dell’occhio è un aspetto cruciale per individuare il glaucoma, per questo la sua misurazione è necessaria. Si effettua tramite l’utilizzo di un collirio anestetico e di uno strumento apposito, il tonometro.
- Verifica dello stato del nervo ottico: l’integrità del nervo ottico viene valutata attraverso un esame oculistico chiamato tomografia a coerenza ottica (OCT), dopo la dilatazione della pupilla con collirio apposito.
- Misurazione dello spessore della cornea: lo spessore di questa componente dell’occhio viene valutata per individuare eventuali sintomi di glaucoma.
- Gonioscopia: si esamina la zona situata tra l’iride e la cornea, interessata in genere dal flusso dell’umore acqueo. Individua eventuali blocchi del flusso.
Frequenza consigliata delle visite oculistiche
Per tenere sotto controllo la salute dei propri occhi, è importante sottoporsi regolarmente a una visita oculistica, almeno una volta all’anno, anche in assenza di patologie particolari.
Nei pazienti con un rischio maggiore di sviluppare un glaucoma (secondo i fattori di rischio sopra elencati) è opportuno aumentare la frequenza dell’esame oculistico a due volte l’anno, in modo da individuare il problema con largo anticipo o per consentire una corretta prevenzione del glaucoma.
Strategie di prevenzione del glaucoma
Oltre alle visite regolari, ci sono numerose attenzioni da seguire per prevenire l’insorgenza del glaucoma, in primis adottare uno stile di vita sano.
Stili di vita e abitudini salutari
La stretta correlazione tra stile di vita e glaucoma fa sì che adottare abitudini sane sia il primo passo per ridurre il rischio di sviluppare un glaucoma. Un sistema cardiovascolare affaticato, il diabete e un affaticamento generale dell’organismo sono infatti fattori di rischio importanti, da non sottovalutare.
È ormai evidente anche il legame tra alimentazione e glaucoma, motivo per cui è fondamentale seguire una dieta equilibrata, nonché effettuare regolare attività fisica. Alcuni nutrienti (soprattutto quelli contenuti in frutta e ortaggi) possono migliorare lo stato di salute degli occhi, mentre mantenere il fisico in moto contribuisce anche ad abbassare la pressione oculare.
È inoltre consigliato ridurre la caffeina, distribuire in modo regolare l’assunzione di liquidi durante l’arco della giornata, e prestare attenzione a non subire traumi (per esempio durante alcuni tipi di sport, come la boxe).
Importanza del controllo della pressione oculare
Tra i numerosi esami della vista che sono utili per l’individuazione e la prevenzione del glaucoma, il controllo della pressione oculare è probabilmente il più importante. Questo perché il danneggiamento del nervo ottico (tra le principali cause del glaucoma) è spesso provocato gradualmente dall’aumento della pressione intraoculare.
La presenza di una pressione oculare alta potrebbe essere considerata come un fattore di rischio molto rilevante, nonché come un campanello d’allarme utile per correre rapidamente ai ripari.
Chirurgia refrattiva: una soluzione per chi convive già con il glaucoma
Anche se precocemente diagnosticato, non esistono terapie per il glaucoma che permettano di curare in modo definitivo la patologia. È tuttavia possibile tenere sotto controllo le sue manifestazioni e il suo avanzare con alcune terapie che proseguiranno per tutta la vita del paziente.
Il più comune trattamento per il glaucoma consiste nell’uso di apposite gocce oculari, che hanno lo scopo di attenuare la pressione oculare, favorendo la circolazione equilibrata dell’umor acqueo. Oltre ai colliri esistono anche delle terapie farmacologiche apposite.
Se invece questi rimedi dovessero rivelarsi inefficaci o inattuabili, un’altra terapia per il glaucoma consiste nel trattamento laser (iridotomia) e la microchirurgia oftalmica (puoi approfondire l’argomento qui).
Nel primo caso uno YAG laser di ultima generazione agisce sull’occhio per prevenire l’aumento della pressione oculare, in modo del tutto indolore e poco invasivo, mentre la seconda – che può dividersi in iridectomia e trabeculectomia – ha lo scopo di creare un bypass per far scorrere liberamente il fluido interno dell’occhio, abbassando la pressione. La chirurgia per il glaucoma in genere non viene utilizzata per pazienti affetti da una forma avanzata di glaucoma.
Conclusioni
Il glaucoma è una patologia dell’occhio che ha un impatto diretto e notevole sulla salute della vista e sulla qualità della vita, poiché – nei casi più avanzati – può condurre a cecità totale. Visite regolari, una buona prevenzione del glaucoma tramite accorgimenti specifici e l’adozione di uno stile di vita sano permettono però di ridurre il rischio di sviluppare la problematica o di attenuare i suoi effetti.