Un prezzemolino di nome Ciclamino
Oggi voglio parlare di ciclamini. Parlo al plurale perché il genere Cyclamen comprende numerose specie, in cui però è inutile addentrarci (e sarebbe pure noioso!), perché quello che conta sapere, è che qualunque ciclamino sia nelle vostre mani, grande o piccolo, le esigenze colturali sono le stesse.
E questa era la buona notizia!
La cattiva, invece, è che, nonostante sia un tipetto molto diffuso (praticamente un prezzemolino, perché se non lo acquistate voi, non preoccupatevi che prima o poi ci sarà qualcuno che ve lo regala), ha la tendenza a fare il difficile, della serie “entra in casa tutto baldanzoso e impettito e dopo una settimana sembra in depressione con foglie basse e ingiallite”.
A parte gli scherzi, il ciclamino è davvero un prezzemolino, ma è anche una grande risorsa di stagione.
L’autunno, infatti, fa grande sfoggio di fogliami cangianti (il cosiddetto foliage), ma è povero di fioriture, pertanto vale la pena valorizzare al meglio ciò che si ha a disposizione e da questo punto di vista il ciclamino è un portento perché inizia a fiorire in autunno e prosegue per tutto l’inverno, se trova le condizioni giuste.
Quali sono, dunque, le CONDIZIONI IDEALI?
1) Ama stare in una posizione luminosa, ma non sotto i raggi diretti del sole (scordiamoci di piazzarlo dietro i vetri della finestra a meno che sia schermato da una tenda ).
2) Va bagnato regolarmente nel periodo della fioritura, facendo attenzione che non resti troppo umido (teme come la peste i ristagni idrici che favoriscono il marciume) e lasciato piuttosto asciutto in primavera, quando finisce il ciclo vegetativo.
3) La cosa più importante in assoluto, quella che regalerà lunga vita al vostro ciclamino, consiste nel riuscire a trovare la giusta temperatura dell’ambiente, nel senso che pur essendo utilizzato come pianta d’appartamento poiché non può restare all’esterno quando sopraggiunge il gelo, mal sopporta il caldo, spesso eccessivo, delle abitazioni. La soluzione: tenerlo lontano dai termosifoni e arieggiare più possibile i locali. Proprio il caldo è, infatti, il responsabile dell’ingiallimento foliare di cui parlavamo inizialmente.
4) È importante eliminare foglie e fiori secchi, man mano che appassiscono, senza lasciare gambi a metà. Recidete fino alla base altrimenti è facile che la pianta venga attaccata da qualche fungo. Garantisco per esperienza!
5) Fertilizzare una volta al mese per aiutare la fioritura.
E poi scegliete il vostro colore preferito o quello che meglio s’intona in casa, perché non c’è che l’imbarazzo della scelta.