SOS WOMOMS: paure e incubi notturni
I bambini possono essere spesso soggetti a incubi notturni.
I bambini, anche molto piccoli, possono fare dei incubi notturni o avere paure legate al sonno anche se non ricordano i sogni che fanno.
Il momento dell’addormentamento è un momento di separazione, a volte il buio può far paura e il separarsi dai genitori nel passare dalla veglia al sonno non rende facile l’addormentamento o il riaddormentamento.
Ci sono alcune situazioni che possono facilitare i problemi legati al sonno:
- eventi traumatici (es. separazione dei genitori, un lutto, un periodo di ospedalizzazione, malattia seria del papà o della mamma, l’aggressione da parte di un cane)
- grandi cambiamenti (es. trasloco, inizio dell’asilo)
- scene di film inadatte a loro cui magari hanno inavvertitamente assistito
Va aggiunto che i bambini hanno una grande fantasia e la notte personaggi dell’immaginazione nell’ombra possono sembrare loro veri, così possono spaventarsi molto e riferire di aver visto dei mostri.
Cosa possono fare mamma e papà:
- assolutamente non sgridare i bambini perchè non dormono, loro stanno affrontando una grande difficoltà
- capire se c’è stata una situazione scatenante
- cercare di parlare col bambino di cosa lo spaventa, per capire un po’ meglio di cosa si tratta
- cercare di rendere le giornate il più tranquille possibili
- creare un rassicurante rituale della buona notte
- nei risvegli notturni, rassicurare i piccoli, assicurarsi che il disagio non sia legato a bisogni fisici: es fare pipì o aver sete o freddo.
Una cosa che ritengo vada tenuta presente, anche se scoraggiata nella nostra cultura, è quanto il co-sleeping risolva quasi ogni problema riguardante il sonno dei bambini.
Questo ha una base biologica: i piccoli in una specie sono prede per eccellenza, per cui dormire soli, soprattutto se hanno incubi notturni o stanno vivendo momenti difficili può diventare particolarmente stressante.
La presenza di mamma e papà facendo sentire protetto e al sicuro il piccolo regalano pacifiche ore di sonno.
Tiziana
ph Alessandra B.