Cultura

La canzone italiana (riflessioni…)

Pizza, mafia e mandolino. Spesso all’estero siamo ricordati così, ovvero come un popolo legato ai nostri costumi  (sani e non) . Troppo pigro per sperimentare il cambiamento (avere cellulari di ultima generazione non vi mette tra gli esploratori del cambiamento) e ancorato alle proprie radici. Il mandolino, dei tre elementi distintivi, è quello che mi permette di agganciarmi all’evento musicale ormai prossimo: Sanremo.

La kermesse musicale torna come ogni anno a dividere gli italiani. Una manifestazione che mi pone inesorabilmente davanti sempre lo stesso quesito: è questo ciò che rappresenta la musica italiana?

Probabilmente la risposta è no per il semplice fatto che, anche se pochi lo sanno, la scena musicale italiana è ricca di illustri “signor nessuno” che provano dal sottosuolo a raccontare qualcosa di diverso. Magari nel dopo lavoro, sicuramente nell’ombra e sempre in lotta tra “localari” e pubblico disattento e disinteressato.

musica

Pubblico strano quello di casa nostra che sembra cristallizzarsi sulle sicurezze che il proprio passato gli tramanda e che, paradossalmente, osanna i big provenienti dall’estero. Come se in casa nostra non ci fosse spazio per una prospettiva. Sia di chi ascolta, sia di chi sceglie cosa far ascoltare.

Una situazione simile a quella vissuta nel mondo del calcio dove scelte e progetti errati hanno portato ad un punto zero. Ineluttabile.

Il timore che questo possa accadere anche in ambito musicale è reale. Soprattutto ascoltando la più variegata proposta estera.

Le eccezioni ovviamente non mancano. Sia in ambito pop che in altri generi musicali dove, per fortuna, anche all’estero diciamo la nostra.

Il mio auspicio è che gli italiani abbiano coraggio e voglia nel voler andare oltre ciò che è facilmente reperibile. Che tornino ad ascoltare davvero e  che investano, anche loro, in un qualcosa che è un bene.

La musica è proprio questo: un bene.

Di tutti per giunta. Una narrazione continua di ciò che siamo attraverso le voci della nostra gente che, con un pizzico di coraggio, apre una piccola finestra sulla propria anima. Una finestra che spesse volte ci permette di vivere le nostre stesse emozioni in un modo tutto nuovo e che mai avremmo pensato di provare.

 

Emiliano

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