Bambini al sole: la protezione solare
Bambini al sole, l’importanza della protezione solare.
Estate è soprattutto sole.
Esso favorisce la produzione di vitamina D, importantissima per la salute delle ossa e stare all’aria aperta, liberi da costrizioni e mura domestiche, rende felici i bambini che possono: correre, giocare, respirare aria buona.
Il sole favorisce anche l’equilibrio dei neurotrasmettitori implicati nei meccanismi che regolano il sonno e il tono dell’umore.
Inoltre, sollecita la produzione di particolari sostanze, le citochine, che si ipotizza possano, grazie alla mediazione della vitamina D, proteggere da alcuni tipi di tumore (per esempio, mammella e colon-retto).
E’ anche una vera e propria cura in caso dermatite atopica, cioè limita e previene la comparsa dell’eczema che la caratterizza.
Non mancano i benefici all’apparato respiratorio: l’aeresol naturale regalato dal mare è un toccasana per la salute e la purificazione delle vie aeree.
E’ terapeutico anche nei confronti di altre frequenti malattie della pelle, come la psoriasi.
Ma prima regola: protezione!
Ecco come proteggere i bambini al sole.
Tutte le creme solari in commercio offrono la protezione contro i raggi UVB ma lo stesso non si può dire per la seconda categoria di raggi: gli UVA.
L’esposizione agli UVA non provoca danni alla pelle nel breve periodo ma causa un danneggiamento più profondo e pericoloso dei tessuti della pelle.
Sono gli UVA la causa maggiore dell’insorgenza di melanomi ed altri disturbi gravi della pelle.
Se non è riportata sulla confezione la protezione anche dai raggi UVA, significa che quella determinata crema non scherma in alcun modo la pelle da questi pericolosi raggi.
E’ importante inoltre sapere che non esiste in commercio un solo prodotto che possa garantire alla pelle una protezione a schermo totale.
Anche le creme e gli oli più potenti non sono in grado di bloccare interamente le radiazioni provenienti dal sole.
Il filtro più elevato in commercio è il 50+, indicato per i bambini, qualsiasi prodotto che riporti una percentuale maggiore o totale è da considerarsi quindi ingannevole. Dopo i 6/7 anni è possibile utilizzare anche il 30 ma soltanto una volta che la pelle sarà già abbronzata.
Per una protezione naturale occhio all’inci ovvero l’elenco degli ingredienti.
Indipendentemente da dove si acquista la protezione solare, è bene fare attenzione che al suo interno non ci siano petrolati/vasellina, formaldeide o parabeni; tutti potenzialmente cancerogeni.
Preferire sempre protezione solariecon filtri fisici (generalmente ben tollerati anche da pelli molto sensibili), a scapito di filtri chimici (ritenuti potenzialmente allergizzanti).
Per sicurezza potete consultare siti o app in grado di aiutarvi nella scelta dei prodotti da acquistare semplicemente leggendone le etichette.
Se il bambino non ha particolare problemi di pelle e non è allergico a certe sostanze si può decidere di utilizzare anche un’unica crema per tutta la famiglia, purché sia testata; altrimenti è consigliabile acquistare una linea specifica per i bambini.
Non basta spalmare la crema solare solo una volta al giorno, l’efficacia della protezione con il passare del tempo svanisce, dunque, si consiglia di utilizzarla almeno ogni 2 ore.
In particolare l’applicazione è vivamente consigliata dopo ogni bagnetto, anche quando la crema è resistente all’acqua.
Non esporre il neonato e il bambino al sole nelle ore più calde della giornata, quando i raggi solari sono più aggressivi e possono scottare la pelle più facilmente.
Proteggere i bambini al sole sempre la testa con un cappellino o un foulard e farlo bere molto per mantenere l’idratazione.