Festival della carne canina di Yulin 2020
Il 21 giugno per 10 giorni è iniziato il Festival della carne canina di Yulin.
L’evento prende il via nonostante la Cina abbia deciso solo poche settimane fa di rimuovere i cani dalla lista del “bestiame” per includerli tra gli “animali di compagnia”.
Il coronavirus, che si ritiene abbia avuto origine da pipistrelli prima di incrociarsi con gli umani in un mercato nella città cinese di Wuhan, ha costretto la Cina a rivalutare il suo rapporto con gli animali e ha promesso di vietare il commercio di animali selvatici.
Ma nonostante questo alcune città come quelle di Shenzhen e Zhuhai hanno vietato il commercio. Anche se durante i mesi di pandemia, a causa della scarsità e dei prezzi della carne di maiale, quella di cane era molto richiesta.
Dieci giorni dove 10mila fra cani e gatti saranno torturati e uccisi.
Ricordiamo che a Yulin, non viene rispettata alcuna norma igienica e gli animali vengono portati vivi e uccisi in loco.
Gli attivisti sperano che i giorni controversi del festival cinese della carne di cane siano contati, nonostante gli organizzatori proseguano con l’evento di 10 giorni sfidando una campagna governativa per scoraggiare la pratica.
La pandemia sembra un ricordo lontano molto molto lontano.
Fermiamo il Festival della carne canina di Yulin firmando la PETIZIONE.
Già nel 2015 ne abbiamo parlato di questo atroce festival.