Un libro che parla di donne
Un libro che parla di donne, quale scegliere?
Un libro che parla di donne non è difficile da trovare in libreria. Però, proprio perchè c’è una vastissima scelta, cercheremo di suggerirvi quel libro più originale di altri cercando anche di spaziare dal giallo al romantico.
Vediamo quindi insieme quali sono questi libri che parlano di donne!
“Becoming, la mia storia” di Michelle Obama
Come libro autobiografico questo è assolutamente da leggere. Michelle Obama parte a raccontare la propria vita dall’infanzia fino ad arrivare all’incontro con Barack Obama e agli anni della sua presidenza americana. Ostacoli e salite che Michelle e Barack hanno dovuto affrontare come coppia ma che insieme ai loro valori riescono a raggiungere obiettivi importanti.
“Il sesso inutile” di Oriana Fallaci
Il libro di Oriana Fallaci, anche se pubblicato nel 1961, ha comunque la capacità di parlare al lettore odierno partendo dall’assunto che quest’ultime «non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire, specialmente sui giornali, un argomento a parte: come lo sport, la politica e il bollettino meteorologico». Un viaggio in giro per il mondo in cui la Fallaci documenta con lucidità la posizione e il ruolo delle donne nelle diverse società. Un libro assolutamente moderno tutt’ora.
“Marie Curie. Una vita” di Susan Quinn
Marie Curie fu tra le prime donne a raggiungere notorietà mondiale in campo scientifico oltre a essere la prima persona a ricevere due Premi Nobel: il primo per la fisica, con il marito Pierre, nel 1903, il secondo per la chimica, nel 1911. Inoltre fu anche la prima donna a varcare come docente le porte della Sorbona. Lavorando su materiali d’archivio inediti Susan Quinn ne ripercorre la vita: dagli anni in Polonia alla collaborazione con il marito morto prematuramente, dai successi internazionali alla relazione con il fisico francese Langevin che quasi le costò il secondo Premio Nobel. Questa è però soprattutto la storia di una donna e di una scienziata che dedicò, con entusiasmo e dedizione totale, tutta la propria vita alla ricerca.
Kim Ji-Young, nata nel 1982 di Cho Nam Joo
Kim Ji-young, che è stata una normalissima bambina e adolescente, ora ha trent’anni, da un paio di anni è sposata e ha lasciato malvolentieri il lavoro per prendersi cura della sua bambina a tempo pieno. Un giorno, però, Ji-Young inizia a fingere di essere un’altra persona e poiun’altra ancora. All’inizio il marito liquida in fretta questi incidenti, ma la situazione peggiora e presto diventa chiaro che Ji-Young soffre di una sorta di disturbo mentale. Così le organizza sedute di terapia con uno psichiatra.
Un romanzo crudo che offre uno sguardo onesto e senza veli sulla condizione delle donne nella società coreana, e non solo, e che racconta la misoginia attraverso la metafora spiazzante e radicale di una donna che, pur di essere finalmente libera, è costretta a perdere se stessa e la propria voce.
“Diario” di Anne Frank
Un libro che parla di donne non può che essere anche questo. La storia di Anne che si nasconde in casa per anni perchè ebrea duranti gli infiniti giorni della Seconda Guerra Mondiale. Un classico che dovrebbe essere d’obbligo la sua lettura alle scuole superiori ma che purtroppo non sempre è così scontato. Dunque se non l’avete ancora letto questo è il momento giusto per farlo perchè, la tragedia dell’Olocausto avvenuta in Europa nella Seconda Guerra Mondiale, non deve mai essere dimenticata.
“L’ultima ricamatrice” di Elena Pigozzi
E’ la storia dell’anziana Eufrasia, l’ultima ricamatrice di tre generazioni. Eufrasia sembra nata per ricamare da sola con rigore e dedizione nella sua casa sulla collina. Una professione la sua che non è solo ricamare un lenzuolo. E’ ricamare e tagliare stoffe su misura delle persone, delle loro emozioni e delle loro vite. L’ultima ricamatrice è un libro delicato e intenso. Racconta come una donna con tenacia e pazienza riesca ad affrontare dolori e difficoltà ma soprattutto grazie alla forza dell’amore e della speranza che riesce a trovare dentro di sé nonostante tutto.
“Ivy” di Susie Yang
Una ladra e una bugiarda insospettabile. Ha l’aspetto di un’esile ragazza asiatica dagli occhi bellissimi ma sostituirebbe volentieri sé stessa con una versione bionda con gli occhi azzurri.
Quando conosce Gideon Speyer, un rampollo di sangue blu del New England, Ivy crede di aver trovato una via d’uscita al suo mediocre destino. Gideon però non è come Roux Roman, lo sfrontato ragazzo rumeno che la attrae irresistibilmente. Ma Ivy, dalla sua, ha la furbizia e quell’abilità mimetica, quella propensione a fingere tipica di chi non ha niente e vuole tutto. Salutato dalla stampa americana come «Il talento Mr. Ripley nell’era di Instagram» (Bustle), Ivy consegna alla narrativa contemporanea un personaggio indimenticabile, prigioniero della fragilità dei suoi sogni e dell’oscurità delle sue ossessioni.
Buona lettura!