Cosa tenere nell’armadietto di primo soccorso
Cosa tenere nell’armadietto di primo soccorso
In tutte le case dovrebbe essere presente un piccolo armadietto, eventualmente munito di appositi bloccaante, dove riporre i presidi medico-chirurgici da medicazione come: cotone idrofilo, garza, cerotti, ecc..
Deve essere posto in un luogo sicuro, non accessibile ai bambini, e al riparo dal calore e dall’umidità.
Per un primo soccorso in caso di contatto oculare o di ingestione di sostanze detergenti sarebbe bene includervi della soluzione fisiologica salina e del carbone attivato in polvere da utilizzare, rispettandone le precauzioni di conservazione e di scadenza, soltanto dopo aver contattato il CAV.
Armadietto di primo soccorso cosa deve contenere: soluzione fisiologica salina
La soluzione fisiologica salina è una soluzione acquosa di cloruro di sodio 0,9%, utilizzabile per lavare gli occhi in caso di contatto con prodotti detergenti.
Il lavaggio oculare, sentito prima il CAV, deve essere praticato per 10-15 minuti, tenendo la testa dell’interessato rivolta dal lato dell’occhio leso e facendo defluire la soluzione fisiologica dall’interno verso l’esterno dell’occhio.
Le palpebre devono essere tenute aperte con due dita e devono essere rimosse eventuali lenti a contatto.
Dopo il lavaggio oculare è sempre opportuno praticare una visita oculistica per accertarsi circa eventuali lesioni dell’organo.
Carbone attivato in polvere
Il carbone attivato è la sostanza più usata per il suo potere adsorbente aspecifico. Si comporta, infatti, come una carta assorbente, legando le sostanze chimiche e riducendone l’assorbimento.
Ha alcune controindicazioni, motivo per cui deve essere utilizzato sempre su specifica indicazione del CAV.
In caso di ingestione della sostanza detergente potenzialmente tossica, il carbone attivato in polvere deve essere somministrato il più precocemente possibile, perchè la sua efficacia viene ridotta con il trascorrere del tempo.
Il carbone attivato non adsorbe acidi e basi forti, glicole etilenico, acido borico, ecc.
Per gli acidi e le basi forti, la somministrazione è controindicata poiché potrebbe determinare un peggioramento delle lesioni e un ritardo delle tecniche diagnostiche.
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