Ricette

Gianduiotti, grissini e non solo: i must-eat di Torino

Alla scoperta dei segreti della cucina torinese

La cucina torinese è una tradizione secolare che si tramanda di generazione in generazione. La sua caratteristica principale è l’utilizzo di ingredienti semplici ma di altissima qualità: carne cotta a fuoco lento, formaggi stagionati in cantina, riso preparato secondo ricette antiche e cioccolato lavorato artigianalmente. Un patrimonio gastronomico da scoprire e valorizzare, accompagnato dai grandi vini rossi e bianchi del territorio.

La carne piemontese è considerata una delle più pregiate al mondo. È magra, tenera, saporita e facilmente digeribile.

Tra i piatti tipici a base di carne troviamo:

  • Lingua di bue al bagnate vero, una salsa a base di acciunghe, olio, aglio e prezzemolo;
  • Capunèt, involtini di folie di verza farciti con carne, uova e formaggio;
  • carne cruda battuta al coltello, scondita o condita con sale, olio d’oliva e succo di limone;
  • vitello con salsa tonnata ( a base di tonno, uova, capperi e acciughe) su fettine sottili di girello;
  • agnolotti del plin, pasta all’uovo ripiena di carne e verdure;

  • tajarìn con ragù di carne, lunghe e sottili strisce di pasta all’uovo:
  • bue brasato al carema, cotto a lungo nel vino Carema.

I formaggi nella cucina torinese sono molto vari: a pasta molle o dura, freschi o stagionati, di latte vaccino, caprino o misto. Tra i piatti tipici a base di formaggio troviamo

  • tortino di cardi o topinambur, un antipasto con formaggio fuso dal gusto forte;
  • gnocchi di patate alla bava, un primo piatto condito con il gustoso sapore della toma;
  • tagliere di formaggi ( tuma ‘d Trausela, Civrin della Valchousella, Paglierina, Seirass, Salignum, Brus, Cevrin di Coazze, Toma di Lanzo, Toma del lait brusc, Murianengo, Murtrèt)) accompagnati da confetture e ?o miele di montagna.

Il riso è un altro ingrediente fondamentale della cucina torinese. Le varietà più utilizzate sono Arborio, Carnaroli e Vialone Nano.

Tra i risotti tipici troviamo:

  • risotto al vino Barol;
  • al Castelmagno, mantecato con il formaggio omonimo;
  • ai funghi porcini;
  • agli asparagi di Santena;
  • al Serpoul, ovvero al timo serpello, un’erba che si raccoglie in alta quota nelle Alpi piemontesi.

Il cioccolato è una delle eccellenze torinesi. Tra i dolci più famosi troviamo:

  • bunèt, un budisino di antichissima tradizione a base di uova, zucchero, latte, cacao, rum e amaretti secchi,
  • bicorni, una bevanda cala a base di caffè, cacao e crema di latte;
  • gianduia, un impasto di cacao finissimo arricchito da nociole del Piemonte. Le varianti sono i gianduiotti a forma di barca rovesciata.

La pralineria della tradizione: i Bombi, le Praline, gli Alpini per gli amanti della grappa, i Preferiti ( cioccolatini ripieni di ciliegie), i Cremini ( tre strati alternati di cioccolato gianduia e alla nocciola).

Altri piatti tipici della cucina torinese sono:

  • bagna cauda, una salsa calda a base di aglio, acciughe e olio, servita con verdure cotte e crude come cavolo,verza, cardo, topinambur, patate, peperoni..;
  • finanziera, un piatto povero con frattglie e cucinate con funghi porcini e verdurine sott’aceto;
  • gran bollito misto, 7 tagli ( la polpa: tenerone, scaramella, muscolo di coscia, muscoletto, spalla, fiocco di punta, cappello del prete; ammennicoli: lingua, testina col musetto, coda, campino, gallina, cotechino,rollata) accompagnate da gustose salse come bagnèt verd/rus/al cren e cugnà);
  • pignole, deliziose patate ripiene di creme e ricorperte di glassa colorata;
  • zabajone, crema di tuorli d’uovo con zucchero con biscotti secchi oppure frutta fresca;
  • fritto misto alla piemontese, comprende: fettine di polpa e di fegato di vitello, salsicce di maiale, semolino, amaretti, mele e verdure.

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