La triste fine di Nancy Motes
La triste fine di Nancy Motes
Il 9 febbraio 2014 la sorellastra di Julia Roberts, Nancy Motes, a soli 37 anni, viene ritrovata senza vita dal fidanzato, John Dilbeck, immersa nell’acqua dentro la vasca da bagno a casa di un amico a Los Angeles.
La morte della donna sembra essere stata causata da un’overdose di pillole.
Poco prima di morire Nancy Motes ha pubblicato una serie di tweet in cui attaccava Julia Roberts con frasi come:
“Mia ‘sorella’ ha detto che con tutti i suoi amici e i suoi fan non ha più bisogno d’amore. Giusto perchè tutti sappiate che la ‘fidanzatina d’America’ è una st***za”
“Volete essere fan di una persona così crudele? Non è nemmeno cosi brava come attrice”.
Oltre ai tweet Nancy Motes sembra aver lasciato una lettera di suicidio di cinque pagine, di cui almeno tre sono piene di farneticazioni contro la sorella, in cui addita Julia come la responsabile di questo suo gesto estremo.
Nella lettera una pagina è dedicata alla madre, Betty Lou Bredemus, e all’amore che provava per lei.
Mentre in un’altra sono racchiuse le scuse che rivolge al fidanzato.
Nancy Motes prima di morire lavorava per la serie televisiva Glee, come assistente di produzione, e conduceva un’esistenza apparentemente serena; anche se la depressione era sempre li in agguato e probabilmente aveva già intaccato la sua anima fino al punto di non ritorno.
Questa vicenda è stata resa nota per l’apertura di un procedimento legale da parte della famiglia Roberts, che voleva impedire a John Dilbeck di ereditare i beni della fidanzata, la quale però nella lettera di suicidio lo nominava suo erede, aggiungendo: “mia madre e la mia cosiddetta sorella non riceveranno nulla, eccetto il ricordo di essere state loro a spingermi nella peggiore depressione in cui sia mai stata”.
Nonostante le accuse della sorella di non essere interessata a lei, Julia è sembrata molto scossa e davvero affranta durante i funerali di Nancy.
Non possiamo sapere quale fosse effettivamente il rapporto tra le due sorelle, ma sappiamo che Nancy soffriva di ansia e depressione e non stava bene con se stessa da molto tempo. Anni prima cadde in una spirale autodistruttiva, che la portò a rifugiarsi nel cibo, ad arrivare al peso di 130 kg, cosa che mise gravemente a rischio la sua salute, e al conseguente by-pass gastrico.
Sappiamo che la depressione è una “brutta bestia”, che ti fa percepire cose che non sono reali e credere che gli altri non ti amino.
Se non ami te stesso come puoi pensare che gli altri possano amarti?!