Libroterapia dalle parole di una libroterapeuta
Libroterapia: che cos’è
Molte volte capita che qualcuno chieda delucidazioni su cosa sia la libroterapia e le risposte sono svariate e diverse tra loro. Io in quanto libroterapeuta mi sento di dire che quando si entra in un percorso di questo tipo si entra in un viaggio profondo legato ad una conoscenza più profonda di noi stessi.
Quando ho fatto partire il mio primo percorso di gruppo mi sono accorta della differenza che riscontravo tra le varie lettrici; e quanto arricchente un percorso del genere possa essere sia per me che lo supporto sia per le lettrici stesse.
Una delle domande che più mi è stata chiesta durante il primo incontro conoscitivo è stata se fosse stato una sorta di bookclub.
Devo dire che sono dei percorsi molto diversi, vedono entrambi l’unione di diverse persone che legate da una stessa lettura si confrontano e comunicano tra loro. La differenza è nell’oggetto della conversazione. Da una parte si lavora per andare a toccare su delle parti profonde e a volte sconosciute del proprio sè; dall’altra è un’analisi accurata del libro, dalla casa editrice, allo stile di scrittura etc.
La libroterapia per me è sempre stato un luogo di incontro con noi stessi, un incontro che avviene dal momento in cui si va a comprare il libro assegnato fino al momento in cui i corpi dei lettori si incontrano per essere altresì stimolati da ognuno per conoscersi più in profondità, come diceva Proust “ogni lettore, quando legge, legge se stesso”.
La libroterapia è una parola che possiamo scomporre in due parole che da sole già hanno un valore molto profondo.
Libro, strumento principale del percorso e terapia ovvero contatto del sè.
Ci sono persone che si chiedono “perché il libro?” e altre che si chiedono come si possa fare terapia attraverso la lettura. Potremmo affermare che la lettura di per sé è un modo attraverso il quale l’essere umano riesce a confrontarsi con vissuti, storie, personaggi, emozioni, e parole che alcune volte difficilmente avrebbe potuto fare.
I percorsi possono riguardare diverse età.
Dagli adolescenti che possono nutrirsi attraverso la lettura e attraverso il contatto con un gruppo di pari, agli adulti che sono alla ricerca di un proprio spazio per loro stessi, alle donne o coppie in dolce attesa che vogliono attraverso la libroterapia elaborare e conoscere aspetti più profondi della propria persona.
Miro Silvera nel suo libro dedicato alla libroterapia descrive questo viaggio nei libri come:
“Ogni lettore quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto di se stesso”.
Chi è il libroterapeuta?
Quando mi chiedono come faccio a definirmi una libroterapeuta, parlo in primis della mia formazione; del mio percorso che ho fatto per arrivare ad ottenere un attestato che riconosca questa mia passione e quindi questo mio cappello professionale.
Dall’altra parte come in tutti i settori, non bastano sicuramente gli attestati, ma serve in questo specifico settore un’amore spassionato per i libri, una conoscenza infinita dei libri e un costante aggiornamento.
Il lavoro del libroterapeuta è proprio quello di scegliere un percorso di lettura che segua un filo e porti i lettori, sia individualmente e sia in gruppo a vivere un percorso che lavori su un aspetto specifico; anche una tematica o più tematiche tra loro connesse.
Il libroterapeuta lo vedo come colui-colei che crea, studia, legge. Che si perde tra gli scaffali delle librerie. Ma anche che parla ore con il libraio di fiducia e rimane flessibile nella possibilità di poter modificare il proprio percorso prestabilito; qualora il gruppo mostri necessità di lavorare ancora su una tematica affrontata in un libro.
E’ un professionista che ti sostiene offrendoti la possibilità di conoscerti con la lettura; ti supporta permettendoti di viverti attraverso la vita di: personaggi di romanzi, poesie, autobiografie, pagine di libri che agevolano un’apertura più facile al subconscio!
“I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante”
(Fernando Pessoa)