ludovica billi
Interviste

Ludovica Billi influencer e attivista DE&I

Ludovica Billi influencer e attivista promuove l’informazione e la comunicazione delle persone con disabilità uditive

ludovica billi

Influencer dall’orecchio bionico, Ludovica Billi, ci racconta il suo percorso con la disabilità uditiva.

Ludovica eri molto piccola quando i tuoi genitori si son accorti che qualcosa non andava?

Sono sorda dalla nascita, il motivo è genetico e la diagnosi è di sordità bilaterale profonda. I miei genitori lo hanno scoperto quando avevo 7 mesi: sono stata operata e ho proseguito con 10 anni di logopedia. Ho un orecchio bionico, ovvero l’impianto cocleare, dal 2004.

Sulla sordità ci sono tanti pregiudizi, il più gettonato è uno stereotipo di linguaggio ovvero la parola sordomuto, ma quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato durante la tua infanzia, negli studi e nel rapporto con i tuoi compagni?

Assolutamente, è un tema importante da affrontare. Durante la mia infanzia e gli anni scolastici, ho affrontato diverse difficoltà legate alla sordità e agli stereotipi associati ad essa. Uno dei maggiori ostacoli è stato proprio il pregiudizio diffuso. Questo stereotipo ha portato a fraintendimenti e a una mancanza di comprensione da parte degli altri riguardo alle mie capacità comunicative. Nel contesto scolastico, la principale sfida è stata la mancanza di accesso completo all’informazione.
Nel rapporto con i miei compagni, spesso mi sono trovata ad affrontare l’isolamento e la discriminazione a causa della mia condizione uditiva. La sordità a volte mi ha creato barriere nella socializzazione e nell’integrazione. Tuttavia, ho imparato a superare queste sfide con determinazione e a trovare modi alternativi per connettermi con gli altri, dimostrando che la sordità non è un ostacolo insormontabile per relazioni significative e soddisfacenti.

ludovica billi

A che età ti sei sottoposta all’intervento per l’impianto cocleare e si può dire che è stata la tua rinascita?

Mi sono sottoposta all’intervento per l’impianto cocleare all’età di sette anni, ed è stato certamente un momento di rinascita per me. L’intervento ha aperto un nuovo mondo di suoni, permettendomi di sperimentare la vita in modo completamente diverso.

Insieme a Chiara Bucello sei fondatrice del profilo Instagram thedeaf.soul. Come vi siete conosciute?

Ci siamo conosciute durante la pandemia su Instagram attraverso un gruppo online dedicato alle persone sorde. Abbiamo subito trovato molte affinità e interessi comuni è da lì è nato The Deaf Soul.

Qual è la mission del vostro progetto, che grazie alla spensieratezza e all’autoironia con cui affrontate i contenuti, è seguitissimo da moltissime persone, non solo con disabilità uditive?

Il nostro rapporto con la community è far vedere alla gente che non è una malformazione a causare problemi. Noi siamo nate con questo “caratteristica”, ma ci abbiamo sempre convissuto senza problemi. Quindi ci siamo scoperte tanto sui social facendo autoironia, così da far capire alle persone che non è un problema e si può convivere senza difficoltà. Nei nostri occhi, nei gesti e nelle risate abbiamo trovato la complicità per portare avanti una campagna di sensibilizzazione e comunicazione importante, in modo diretto, colorato e auto-ironico. Sulla pagina The Deaf Soul, nata più di tre anni fa, affrontiamo tutti temi legati alla disabilità uditiva ma lo facciamo con un linguaggio che coinvolge tutti e tutte, superando le barriere della disabilità

ludovica billi
Ludovica Billi e Chiara Bucello

Ludovica, non so immaginare quanto “rumore” possa generare dentro di noi un mondo immerso nel silenzio: la sordità cosa ti ha tolto e cosa ti ha dato?

La sordità mi ha tolto la capacità di percepire i suoni e di comunicare facilmente con gli altri ma grazie all’impianto cocleare mi ha permesso di riacquisire nuovamente l’udito. Tuttavia, mi ha anche dato una prospettiva unica sulla vita e mi ha insegnato l’importanza della resilienza e della determinazione. Mi ha portato a concentrarmi sulle mie altre capacità e a trovare modi creativi per superare le sfide che incontro.

Carla Zanutto

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *