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Cultura

Notre-Dame in fiamme

Notre-Dame di Parigi sparisce sotto gli occhi del mondo esterrefatto

Nell’immaginario collettivo Notre-Dame rappresenta Parigi, insieme alla Torre Eiffel.

Ma non solo: è uno dei monumenti più visitati della città, è la cattedrale della capitale francese, è uno degli edifici gotici più celebri del mondo.

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© Federico Catta

Tutto questo oggi non c’è più.

“Parigi brucia?” non è più solo il film del 1966 (tratto dal libro del 1964), ma l’amara realtà.

La Cattedrale di Notre-Dame era il principale luogo di culto (cattolico) della città e non per caso

La Cattedrale di Nostra Signora sorge nella zona orientale dell’Île de la Cité, cioè in quell’isola della Senna abitata sin dai tempi più remoti.

Le prime testimonianze archeologiche sono di età romana, con un tempio dedicato a Giove. Vi sorse poi nel IV secolo una chiesa dedicata a Santo Stefano, successivamente affiancata e sostituita da una dedicata alla Vergine Marie.

Su queste due chiese sarebbe stata costruita a partire dal 1163 Notre-Dame. Un prima fase di lavori si concluse nel 1250, quando l’edificio venne completato, mentre fino alla metà del XIV secolo si ebbe una serie di interventi che portarono all’aspetto attuale. Il sapiente equilibrio di verticali e orizzontali di questa massa imponente sono il segreto della semplicità e dell’armonia dell’architettura di Notre-Dame.

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Jacques Louis David, L’incoronazione di Napoleone, 1805-1807, Parigi, Museo del Louvre

Le navate di Notre-Dame sono state teatro di eventi epocali, come la prima convocazione degli Stati Generali da parte di Filippo il Bello (1302) o l’incoronazione di Napoleone Bonaparte a Imperatore dei Francesi (1804) e al contempo hanno rappresentato lo sfondo a storie magiche come quella di Quasimodo, il protagonista del romanzo di Victor Hugo intitolato proprio Notre-Dame de Paris (1831).

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La vignetta disegnata dall’artista Cristina Correa Freile pubblicata su Instagram

Al suo interno erano conservate opere d’arte pregevoli, come la Pala di San Giobbe di Guido Reni (portata via da Bologna dalle truppe napoleoniche nel 1796), e reliquie importantissime per la cristianità. Quando in televisione ho visto il tetto che crollava, ho tremato per la tela di Reni e per gli altri capolavori raccolti all’interno della chiesa. Le reliquie sono salve, dicono e speriamo.

Cosa rimane di Notre-Dame de Paris

In un tardo pomeriggio di primavera è bruciata. Sembra assurdo che in questo secolo si possano perdere monumenti, pezzi di storia e immensi capolavori anche così, per un colpo di fiamma che impenna e si porta tutto via. Ma è capitato e ora di Notre-Dame abbiamo solo il fantasma, che aleggia dietro  quel po’ che ci è rimasto.

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I vigili del fuoco, dopo quattro ore di fiamme domate (ma non spente) hanno rassicurato che la struttura in pietra dell’edificio e  le torri « sono salve». E qualche ora dopo la Pinault, magnate del lusso, ha annunciato la donazione di 100 milioni di euro per il restauro della cattedrale, mentre il presidente Macron ha garantito che quanto prima ripartirà la costruzione.

Certo, non sarà la stessa cosa e a me la “vecchia” Notre-Dame mancherà molto. Mancherà a tutti noi. E insieme parteciperemo con il cuore e le lacrime alla sua rinascita.

Caterina Pascale Guidotti Magnani

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