Cultura

Quanto Basta, il film di Francesco Falaschi

Il 5 aprile 2018, nelle sale italiane, è uscito Quanto Basta.

Il titolo richiama proprio il q.b. che troviamo spesso nelle ricette di cucina… ma come si quantifica il quanto basta?

Arturo (Vinicio Marchioni) è un cuoco stellato caduto in disgrazia a causa del suo temperamento collerico, che gli ha fruttato un arresto per percosse e lesioni aggravate.

Quanto Basta
La locandina di Quanto Basta

La pena alternativa che gli è stata comminata è quella di insegnare a cucinare ad un gruppetto di ragazzi autistici affidati ai servizi sociali e supervisionati dalla bella psicologa Anna (Valeria Solarino).

Nel gruppetto spicca Guido (Luigi Fedele) un ragazzo affetto dalla sindrome di Asperger, che ha un talento innato per l’alta cucina.

Guido chiederà ad Arturo di fargli da tutor per un concorso culinario: uno di quelli che lo chef odia e che hanno partorito fenomeni mediatici come il suo acerrimo rivale, Daniel Marinari (Nicola Siri).

Menzione particolare per Luigi Fedele: la sua interpretazione spicca per misura e naturalezza . Avevo già visto Luigi nel film “Piuma“. In “Quanto Basta” conferma la sua bravura: ogni gesto, ogni movimento, sono frutto di uno studio attento e minuzioso.

Guido interpretato da Luigi Fedeli

Arturo, è bello e dannato, ma con un grande cuore. La vicinanza di Guido lo migliorerà rendendolo più pacifico e riflessivo.

Anna, invece, ha a cuore Guido e il suo futuro, e fa tutto quello che le è possibile per aiutarlo a superare le difficoltà.

Doveroso citare anche la presenza di Alessandro Haber, che interpreta il dolente Celso, maestro di cucina di tutta una generazione.

La cucina è il campo da gioco del film, si parla di ricette di chef stellati, di cucina rivisitata…

Arturo e Guido in cucina

Il mondo dei fornelli è però un mezzo per trattare il tema dell’autismo, in particolare della sindrome di Asperger. Certo, la malattia è trattata con toni leggeri, ma viene fornito un punto di vista importante: la grande ricchezza della diversità.

Una scena di Quanto Basta

La location principale è la città di Chiusi, e un’inedita Toscana.

Il regista è il grossetano Francesco Falaschi, la sceneggiatura degli scrittori toscani Ugo Chiti e Filippo Bologna.

Non si tratta sicuramente da un film da Oscar, ma la visione per me è sicuramente consigliata, il diverso non deve spaventare, la cultura dell’inclusione è fondamentale.

Non ci resta che dire: Full Power.

Sara Vivian

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