Sara Rossini autrice di Mamma&marinaia
Sara Rossini autrice del libro Mamma & marinaia racconta: La nostra scelta di vivere con tre bambini in barca
Tre anni fa abbiamo lasciato la famiglia Barberis, Sara Rossini, il marito Stefano, i figli Iago Nina Timo e il Labrador Pepper a bordo della loro casa galleggiante: il Shibumi, un bialbero di 56 piedi. Da allora un sacco di avventure e progetti hanno caratterizzato la loro “vita di mare”.
Il primo luglio è uscito nelle librerie il libro di Sara dal titolo Mamma & marinaia
Sara siamo curiosi di sapere come hai maturato l’idea di scrivere un libro che racconta la tua esperienza, regalando ai lettori preziosi consigli su come sia possibile, con tre bambini al seguito, cambiare completamente vita, scegliendo di andare fuori dagli schemi.
Già a pochi mesi dalla nostra partenza il nostro pubblico mi chiedeva di scrivere un libro, perché trovava il mio modo di comunicare e le nostre avventure, in post e blog, molto coinvolgenti e passionali. Però penso che per assaporare un frutto devi aspettare di coglierlo quando è maturo, e per me la maturazione è arrivata ora, a 4 anni dalla nostra partenza.
Chi scrive un libro lo fa perché ha qualche cosa da dire e io credo che ora, con la nostra esperienza alle spalle, di contenuti da condividere ne ho talmente tanti che scrivere un libro pensavo fosse abbastanza semplice.
Invece mi sono complicata la vita…non piacendomi le cose facile, non volevo solo raccontare la nostra storia, ma volevo dare un valore in più a queste pagine, intrecciando i nostri racconti di vita vissuta a bordo, con pratici consigli per navigare in famiglia, fino a parlare delle scelte e il percorso che ci ha portati ad avere una barca come casa, ispirando il lettore.
Un libro che, capitolo dopo capitolo, diventa una guida pratica a chi vuole affrontare un viaggio in barca a vela.
Possiamo definirlo anche un manuale da consultare al bisogno?
Assolutamente si. Ogni capitolo tratta un tema chiave della navigazione a bordo con i bambini, ogni racconto di vita vissuta è affiancato da un box consigli e segue la nostra cronistoria dal 2011, quando ero incinta di Nina, fino al 2020 quando abbiamo mollato gli ormeggi.
Il cap. 1 parla appunto di come si affronta una navigazione in gravidanza, la mia esperienza con il pancione, l’imprevisto in pronto soccorso.
Il secondo capitolo parla di sicurezza a bordo, racconto dell’estate 2012 quando ci stavamo “cappottando” e mio figlio stava finendo in mare. E così capitolo dopo capitolo tratto i vari temi. Inoltre tutti iniziano con un itinerario, quello delle nostre estati e terminano con il punto di vista di mio marito, il comandante. E poi ci sono temi sulla sostenibilità, come si mangia e ci si lava…un capitolo ha perfino un codice QR che porta a una check list della valigia di bordo, editabile e personalizzabile secondo le esigenze.
Gli ultimi capitoli sono più d’ispirazione, fanno riferimento agli anni in cui abbiamo deciso di far diventare Shibumi la nostra casa, le scelte difficili, la vendita della casa, i durissimi mesi in cantiere, e poi l’organizzazione con l’home schooling, come vivere in modo sostenibile, insomma il questo libro c’è davvero tanto e ognuno prende da queste pagine quello che gli serve.
Un tema tanto importante oggi è la sostenibilità e la vostra casa galleggiante è completamente sostenibile.
Nel tuo libro tratti questo argomento?
Certamente! La vela è una vacanza sostenibile al 100%, se porta certe attenzioni. Il capito 9 parla proprio delle soluzioni che abbiamo adottato per vivere in modo autonomo e sostenibile.
Dai pannelli fotovoltaici e generatore eolico , al dissalatore, noi ci laviamo cuciniamo e beviamo acqua di mare. Do suggerimenti pratici e concreti sulla cambusa intelligente (dispensa a bordo), piuttosto che consigliare azioni quotidiane per contribuire al rispetto dell’ambiente. Gesti che compio in barca, ma adattabili alla vita di terra.
La sostenibilità alla fine è una scelta. Inoltre la barca si presta per essere un perfetto laboratorio galleggiante, e racconto della nostra associazione: Shibumi Floating lab, qui convergono progetti scientifici e ambientali. “La fisica tra le onde”, un progetto di divulgazione in collaborazione e con il patrocinio dell’ INFN (istituto nazionale fisica nucleare).
Abbiamo realizzato due serie dove i nostri figli parlavano ai loro pari di energia sostenibile (andata in onda anche su Rai Gulp) e una serie sui raggi cosmici, perché a bordo abbiamo un rilevatore di particelle.
Entriamo inoltre nelle scuole da remoto portando la nostra esperienza e parlando dei nostri progetti e scelta di vita. Inoltre con CNR ISMAR e INGV (istituto delle scienze marine e istituto geologia e vulcanologia)partecipiamo al progetto Seacleaner, sui pellets, uno speciale tipo microplastiche. Infine intervistiamo un biologo sulle specie che troviamo in mare e condividiamo l’educazione al rispetto del mare partendo dai più piccoli.
Sara, ma com’è essere mamma e marinaia?
La “Sara mamma di terra”, già la conoscevo bene, e rimettermi in gioco per diventare: “Sara mamma di mare”, è stata tutta una scoperta.
Ogni cambiamento rompe un equilibrio e implica che se ne generi uno nuovo, farlo su una barca, in 5, di cui tre bimbi che cambiano e hanno necessità differenti in continuazione non è una passeggiata.
Difatti il mio motto è Facile? NO Possibile? Sì.
La serenità dei nostri figli è sempre al primo posto, ma per raggiungere questo obiettivo, ho dovuto come donna, smontarmi e rimontarmi un sacco di volte, reinventarmi, scoprendo nuovi limiti ma anche nuove attitudini.
Gli spazi stretti ti portano a rapportarti con i tuoi figli…e anche con tuo marito, in modalità differente, non ti può sfuggire nessun dettaglio, non puoi permetterti di lasciare certe discussioni in sospeso, il dialogo e la collaborazione sono alla base delle nostre giornate, non che sulla terra ferma non lo sia, ma in mare tutto si accentua.
La convivenza a stretto contatto e la condivisioni di esperienze forti, come per esempio quando siamo stati affiancati dai pirati in oceano, sono situazioni che ti solidificano.
In fondo la nostra idea di genitori era proprio quella di scegliere una vita fuori dall’ordinario per regalare ai nostri figli ricordi straordinari, incluso i pirati!
Corredato dal racconto emozionale della vostra vita in mare, Mamma & marinaia è un libro che sa trasportarti dentro la palpitante passione di due genitori che hanno realizzato un sogno, regalando ai loro figli una vita tra natura e avventure di mare. Infatti, come fa presagire il titolo, i consigli tecnici si intrecciano con le vostre vite. Com’è stato ripercorrere il vostro percorso?
Non è stato semplice, quando ho iniziato a scrivere, per rimontare i pezzi dal 2011 al 2020, ho guardato più di 50.000 fotografie che ho scattato negli anni, perché le immagini mi portassero alle memoria ricordi che potessi tradurre in racconti e consigli.
Ho riso molto, sia perché abbiamo vissuto delle avventure davvero incredibili, ma ho anche pianto tanto, sia perché alcuni momenti sono stati davvero duri da superare, come gli aborti avuti, la vendita della nostra casa, o quando in cantiere io ho mollato tutti e me ne sono andata presa dallo sfinimento… e poi non è facile prendere coscienza che il tempo scorre davvero veloce e non puoi fermarlo, puoi solo viverlo al meglio!
Per questo, scrivendo pagina dopo pagina, andavo sempre più fiera delle nostre scelte e della nostra vita.
Per anni, con invidia e ammirazione guardavamo on line quelli che facevano la vita che volevamo vivere anche noi, poi ci siamo detti: “Ma perché loro si e noi no?”.
Così ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo fatto un sacco di sacrifici ed eccoci qui! Prendere consapevolezza che si ha una sola vita da vivere a disposizione ti fa scattare qualcosa dentro che non puoi più procrastinare, soprattutto quando hai dei figli che meritano di scoprire cosa c’è oltre la loro comfort zone.
Scrivendo mi sono resa conto che prima avevamo una vita piena di certezze, e punti saldi, e facendo quel passo verso il cambiamento abbiamo abbracciato l’ignoto, che ci ha però permesso di fare un percorso interiore, famigliare e di esperienze davvero unici!
Grazie Sara per esserti raccontata insegnandoci che di fronte ad un’aspirazione, un progetto di vita che ci sembra difficile da realizzare possiamo non arrenderci e, se posso, concludo citando la tua bellissima frase
“I sogni non cadono dal cielo, te li devi andare a prendere“.
Carla Zanutto